Bastia

IL RAPPORTO DELL’ISTAT

Perugia ha la sua «via Gluck»: 
Avanza l’area metropolitana. A Ellera e Bastia raddoppiano
 
di ROBERTO BORGIONI
— PERUGIA —
ERANO INNOCUI paesi di campagna. Un pugno di case, la chiesa, qualche negozio che vendeva pane e salame. Oggi sono centri vitali per i servizi e l’economia. Oggi sono l’Umbria che cresce, che cambia, che fa dell’hinterland di Perugia un’area metropolitana. A Corciano e Magione, Marsciano e Bastia si moltiplicano residenti, industrie, attività commerciali. E tutto si allarga. Dove c’era l’erba c’è una città. La via Gluck dell’Umbria è prima di tutto Corciano. Non il borgo medievale, rimasto uguale a se stesso e anzi abbellito e restaurato, ma ciò che lo circonda: Ellera, il Girasole, San Mariano, Taverne (nella foto la zona del Gherlinda). Uno sviluppo edilizio, industriale e commerciale persino tumultuoso ha portato il municipio a contare 18.872 abitanti, con un incremento di 695 residenti da gennaio a ottobre 2007. Nessun altro comprensorio umbro, dice il rapporto demografico dell’Istat pubblicato ieri, registra una crescita così intensa: Corciano è diventato l’ottavo comune della provincia di Perugia per numero di abitanti, davanti a una città storica e conosciuta ovunque come Todi. Corciano fa da apripista a Magione, lungo la direttrice che porta al Trasimeno: lì, nella terra di fra’ Giovanni, vivono 14.046 persone, con un incremento di 360 abitanti in dieci mesi e le aziende che ovunque spuntano.


MA LO SVILUPPO della via Gluck intorno a Perugia guarda anche a sud del capoluogo. Lungo la Valle Umbra, in direzione Foligno, c’è la ricca Bastia che ha sscavalcato il muro dei 20mila abitanti, con un incremento di 461 residenti in dieci mesi che l’ha portata al settimo posto tra i Comuni dell’Umbria. Dall’altra parte, lungo il Tevere, Marsciano vince il derby con Todi: la città del Nestore conta 17.984 abitanti (+359 da gennaio a ottobre 2007) e scavalca i più ‘nobili’ vicini di casa, ancorati a 17.129 residenti nonostante un lieve trend positivo.


E’ UN FENOMENO metropolitano in miniatura, quello che sta avvenendo ai margini di Perugia. Così Corciano, Bastia e dintorni sono, in Umbria, quello che è stata la Brianza per Milano o la Via del Mare per Roma. Ma l’incremento di popolazione non riguarda solo l’hinterland del capoluogo. La stessa Perugia, in dieci mesi, guadagna 895 abitanti, raggiungendo 162.839 unità. Appena 200 in più i residenti conquistati rispetto alla vicina Corciano, che però è dieci volte più piccola. Al secondo posto si conferma Foligno (56.191, più 546) e al terzo rimane Città di Castello: alla ‘capitale’ dell’Altotevere manca un solo abitante per arrivare a quota 40mila. Il resto della graduatoria vede tutti i principali comuni della provincia di Perugia con il segno positivo: Gubbio rimane al quinto posto (+ 183 abitanti), Assisi è sesta e cresce di 406 residenti ma comincia a sentire sul collo il fiato della vicina Bastia e dell’arrembante Corciano. Alle spalle della «Top ten», invece, va sottolineato il dato di Castiglione del Lago: il maggior Comune del Trasimeno sfonda per la prima volta il muro dei quindicimila abitanti (15.145, più 149 rispetto al gennaio 2007): un dato che ha valenza anche politica, perchè l’ingresso nel «Club dei 15mila» porterà Castiglione del Lago all’eventuale ballotaggio nelle prossime elezioni amministrative. Rallenta, invece, la corsa di Gualdo Tadino: all’epoca del sindaco Rolando Pinacoli, l’amministrazione fece di tutto per superare quota 15mila ed ebbe uno sviluppo prepotente: ora che l’obiettivo è stato raggiunto (15.629 iscritti all’anagrafe), la crescita è di soli 73 nuovi gualdesi. Gli italiani? Non più di dieci. 

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