EDILIZIA Cgil, Uil e Confindustria provano a ritrovare l’unità d’intenti

di Isabella Rossi

PERUGIA – All’Isa di Bastia Cgil con Uil e Confindustria,e sulla linea opposta rispetto a Cisl, invitata a ricompattare l’unità sindacale e a seppellire l’ascia sulla questione flessibilità. Ristabilire la verità su quello che sta succedendo.E’su questa premessa che ieri mattina, alla sede della Cgil Umbria, ha avuto luogo una conferenza stampa congiunta di Cgil e Uil, intenzionate a chiarire la propria posizione sulla questione che all’Isa di Bastia Umbra ha spaccato il fronte sindacale. “Non possiamo accettare che la rottura dell’unità sindacale alla Isa venga imputata a noi che siamo i promotori dell’accordo su democrazia e rappresentanza sindacale, accordo precursore del percorso che si è ora avviato a livello nazionale e che prevede il rispetto del voto dei lavoratori e della volontà della maggioranza della Rsu sugli accordi”,hanno affermato Gianni Fiorucci e Franco Righetti,segretari rispettivamente di Fillea Cgil e Feneal Uil, sottolineando che “non è la flessibilità il tema prioritario ma il futuro stesso dell’azienda che occupa ora quasi 900 dipendenti”. Azienda, da cui si attendono “al più presto risposte chiare sulle sue intenzioni per il futuro”. Era stato l’accordo integrativo del 2011,non firmato da Cisl, a regolare la flessibilità aziendale oltre a portare l’incidenza dei rapporti a tempo determinato al 20%. A suo favore si era espressa la maggioranza assoluta dei lavoratori con un referendum a voto segreto. Ma oggi, dichiarano Fillea e Feneal chiamando in causa la Cisl, “una parte del sindacato non lo riconosce e sta scegliendo una linea sindacale di ostruzionismo, anche attraverso ricorsi legali, che rischia di mettere in discussione il futuro dell’azienda stessa”.In gioco-ha sottolineato Fiorucci in un infuocato intervento – è anche la capacità dell’azienda di rispondere alle esigenze di un mercato altamente concorrenziale che chiede tempi
brevi. “Il ricorso alla via legale è risposta estrema a una assoluta mancanza di disponibilità al dialogo,al confronto,alla contrattazione”, aveva affermato il 9 maggio scorso Pierpaola Pietrantozzi, segretario generale territoriale Cisl Foligno, riferendo della necessità di difendere dal licenziamento un lavoratore delegato della Cisl“colpito da due provvedimenti disciplinari”. Ma per Cgil e Uil all’Isa è il sindacato di Bonanni a essersi sottratto alla partecipazione, almeno dopo il passaggio di “competenze”al Folignate,“perché fino a cinque mesi fa la Fillea veniva”. Assente la sigla sarebbe stata,inoltre, alla conferenza dei servizi del Comune di Bastia “per il nuovo progetto di investimento di Isa per un nuovo grande sito produttivo da insediare sul territorio”. La richiesta è ora quella di ricostituire l’unità dei lavoratori. “Abbiamo questioni di grande importanza da affrontare, che sono quelle su cui i lavoratori si aspettano una risposta”, hanno concluso i segretari.

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