Il coordinatore del Pd: “Si riaprono i giochi”. Spietato il Pdl: “Certifica il suo fallimento”
Le reazioni all’annuncio ufficiale nel mondo politico bastiolo
BASTIA UMBRA – Il sindaco Francesco Lombardi fa dietro front. A due settimane dalle dichiarazioni in cui il primo cittadino parlava di continuità amministrativa e disponibilità a proseguire, ecco spuntare a sorpresa la lettera di rinuncia. Che pubblichiamo integralmente. Gli interrogativi rimangono tutti. Come pure i nodi. Qualcuno ha fatto recedere il sindaco dai precedenti propositi? L’uscita pubblica odierna potrebbe essere un assist per i maggiorenti del suo partito? Di sicuro c’è un’anomalia: a nessun sindaco viene negato il bis al termine del primo mandato. Elettori permettendo, s’intende. E adesso? Nel campo delle cento pertiche nessuno ha la soluzione a portata di mano. Leggere per credere.
Non si esprime l’assessore ai lavori pubblici Moreno Marchi, che dichiara di mantenere riserbo sulla vicenda, e quindi anche circa la sua papabile candidatura, “fino a quando il sindaco Lombardi non spiegherà come stanno esattamente le cose, nel corso di una conferenza stampa programmata ad hoc”. Nadia Cesaretti, assessore alle politiche sociali, nonché vice sindaco, invece scioglie il nodo, dichiarandosi “assolutamente non intenzionata a candidarsi”. A questo punto? “Si aprono i giochi” annuncia il coordinatore del Pd, Capocchia “potrebbero esserci varie figure all’interno del gruppo piddino pronte a concorrere per le amministrative del 2009, comprese quelle che potrebbero essere indicate dagli ex sindaci Lunghi e Brozzi; si andrà alle primarie, possibilmente non di partito, ma di coalizione. Per questo la lista dei candidati verrà redatta non prima di settembre, quando ci saremo incontrati con il Partito dei Comunisti Italiani e le altre forze politiche di centro sinistra. Per quanto riguarda il coinvolgimento del direttivo bastiolo della Margherita, non ho ancora ricevuto nessuna telefonata da parte loro. Quando verrò invitato, andrò a discutere di quello che si può fare”. La patata bollente passa quindi tra le mani del leader degli ex rutelliani, Vitaliano Cristofani, che definisce il ritiro del sindaco Lombardi come “un elemento in più da aggiungere sul piatto della bilancia”. Critico anche il segretario del PdCI, Massimiliano Gestroemi, che afferma: “La marcia indietro con cui il sindaco Lombardi rinuncia ufficialmente a ricandidarsi costituisce da una parte un gesto di responsabilità, seppur successivo alle dichiarazioni di dissenso registrate nei giorni scorsi rispetto alla sua ricandidatura da parte di svariati partiti, dall’altra un’implicita ammissione degli errori politici commessi dall’attuale giunta nel corso degli anni, che hanno portato alla nostra fuoriuscita dalla maggioranza di governo. Ora il rinnovamento sia reale e veda come attori principali partiti e cittadini. A settembre discuteremo insieme su come non consegnare la città alle destre”. Nel frattempo il Popolo delle Libertà da ieri sera lavora su programma e candidato, che per ora resta, seppure in via non ufficiale, Stefano Ansideri. Il coordinatore comunale del Pdl, Francesco Fratellini, commenta così il dietrofront del sindaco Lombardi: “Questo passo indietro esplicita il fallimento del primo cittadino e della sua giunta”.
Alberta Gattucci
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