Marco Gnavolini manifesta le sue perplessità sul nuovo disegno di legge che la Giunta Regionale ha preadottato per disciplinare le sagre e le feste popolari in Umbria: “Il Palio de San Michele è una manifestazione di qualità e valore culturale, merita un’attenzione e una sensibilità differente”
COMUNICATO STAMPA
Il Presidente dell’Ente Palio Marco Gnavolini interviene in merito al disegno di legge che la Giunta Regionale ha preadottato per disciplinare le sagre e le feste popolari in Umbria, essendo il Palio de San Michele inserito nella lista degli eventi soggetti a tale regolamentazione.
“Mi ero già espresso a riguardo nel novembre 2012 quando il provvedimento era in fase di studio, intervenendo anche in maniera abbastanza decisa. È giusto che ci sia un regolamento che punti ad un riconoscimento normativo delle feste autentiche, ma è oltremodo importante che ci sia la sensibilità di non interpellare in questo intervento le manifestazioni che non sono semplici feste popolari, ma piuttosto manifestazioni di alto valore culturale, come è il Palio de San Michele. La nostra festa ha raggiunto il traguardo di 50 anni di storia ed è un evento che vive di cultura e sport, non solo della componente gastronomica, pur essa fondamentale.
La restrizione che intende imporre questo regolamento ad una durata massima delle sagre e feste popolari a dieci giorni è deleteria per il Palio di Bastia, che generalmente si distribuisce in 12-13 giorni. È un format ormai consolidato, determinato soprattutto dal fatto che le serate dedicate alle gare e cerimonie civili e religiose sono ben otto. Il limite a 10 giorni comporterebbe una perdita dal punto di vista economico che non possiamo permetterci e sottovalutare, in un momento come questo in cui anche il Palio ha subìto gli effetti della crisi. La cucina è l’aspetto più tradizionale del Palio, ma va ricordato che non nasce insieme al Palio, la cui origine è legata alla Lizza e alle Sfilate. Le Taverne sono nate in un secondo momento, con l’obiettivo di creare spazi di aggregazione e incontro. Oggi sono tra le principali fonti di introito per la realizzazione delle diverse componenti delle Sfilate, un’espressione artistica di alta qualità, come dimostrano le personalità del mondo dello spettacolo chiamate ogni anno a fare da giurati delle rappresentazioni teatrali in piazza.
Tra gli obblighi imposti dal nuovo regolamento rientrano anche quelli legati all’ecosostenibilità nelle cucine, relativamente sia allo smaltimento dei rifiuti che all’utilizzo di stoviglie, posate e bicchieri riutilizzabili (confezioni monouso o materiali biodegradabili e compostabili). Se dal punto di vista ideologico è un concetto fondamentale per la salvaguardia dell’ambiente, indubbiamente comporterebbe un aggravio di costi e spese onerose, non facilmente sostenibili per i rioni. Se reputano necessario garantire l’ecosostenibilità, allora è necessario un supporto economico ben diverso e non esiguo come annualmente ci troviamo a ricevere dalla Regione.
Rivolgo, quindi, il mio appello alle istituzioni tutte, affinchè nella regolamentazione di questo disegno di legge guardino alle esigenze e necessità specifiche delle singole manifestazioni (come la nostra), feste e sagre cittadine. Il Palio de San Michele, attraverso l’Ente e i rioni, produce cultura ed eventi tutto l’anno e non soltanto nel periodo della manifestazione di settembre. È stato registrato nel proprio marchio come “evento culturale” ed è patrocinato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministeri. Non per ultimo, partecipa con la Fondazione Perugiassisi 2019 alla candidatura a Capitale Europea della Cultura”.
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