Scambio di accuse tra opposti schieramenti. Tirate fuori anche vicende giudiziarie
BASTIA UMBRA A pochi giorni dal ballottaggio di domenica, che decreterà chi sarà il prossimo sindaco tra l’uscente Stefano Ansideri (46% dei voti al primo turno) e Simona Carosati (39% dei voti), il dibattito politico si infiamma di giorno in giorno.A generare scintille, in queste ore, è il volantino diffuso dal centrosinistra, che fra i “disastri” dell’amministrazione Ansideri annovera anche la ricandidatura di Antonio Bagnetti, “dimessosi da assessore per gravi problemi giudiziari”. “La pubblica gogna o i sensazionalismi personali – replica Bagnetti – sono quanto di più vergognoso mi sarei aspettato da una coalizione di sinistra.La presunzione d’innocenza – aggiunge – è un principio del diritto penale che non figura nel vostro Dna, eppure in passato avete avuto sindaci indagati e processati, poi assolti, che non si sono mai dimessi. Ma tant’è – conclude -, l’ipocrisia è una virtù che non vi fa difetto”. Tra i due schieramenti di centrodestra e centrosinistra, intanto, è caccia all’ultimo voto. Come nel 2009 ancora una volta gli equilibri si giocano tutti su una terza forza che farà da ago della bilancia. Cinque anni fa la sfida fu tra Stefano Ansideri e Antonio Criscuolo.A vincere fu il primo,grazie ai voti portati da Rosella Aristei che appoggiò il centrodestra per poi sedere sulla poltrona di vicesindaco.
Stavolta, invece, determinante sarà l’orientamento del Movimento 5 Stelle, che con il 13.74%,pari a 1.587 voti (1.728 per il candidato sindaco Marcello Rosignoli) è la terza lista a livello comunale: un allettante pacchetto di voti in grado di confermare o ribaltare clamorosamente il risultato del primo turno.
Nonostante le molte lusinghe da più parti, tuttavia, il Movimento ribadisce “il principio di piena libertà di coscienza per i nostri elettori, invitandoli a valutare persone e programmi prima di decidere. In ogni caso, il nostro lavoro si svolgerà dai banchi dell’opposizione in maniera attiva, costruttiva e propositiva”.Un’incognita che costringe gli schieramenti a giocarsi davvero il tutto per tutto per conquistare la guida del Comune.
Sara Caponi
Ma avete letto la nota della pupa sul 2 Giugno? Si è toccato il peggio delle classiche vecchie strumentalizzazioni della sinistra! Il rinnovamento…la rivoluzione gentile…la specificità di genere…a Bastia sono sempre lì, il puparo e i suoi soci. Non facciamoci prendere per il…naso!
Con Casapound in consiglio comunale è sempre meglio ribadirle certe cose noo?
La pupa è’ arrivata al quarto-quinto comizio dove dice sempre le stesse cose, avesse detto di UNA dico di UNA come farà a farle. In particolare fa morire dal ridere la prevenzione dei rifiuti. In effetti se la crisi ci affama il rifiuto non si produce! ( tra l’altro , dopo nemmeno un anno si è dimesso oggi il presidente dell Gesenu, durato pochino, eh, che ci sarà sotto? ) Poi conclude che ascolterà umilmente chi le darà consigli. Cioè Il puparo.
Sempre meglio che illudere la gente, per prendere il voto promettendo cose mai fatte…………………….