Assisi: messe solenni e solidarietà aspettando la visita di Benedetto XVI I PELLEGRINI molisani, guidati dai vescovi, dalle istituzioni regionali, provinciali e comunali (oltre un’ottantina i gonfaloni presenti), hanno partecipato alle celebrazioni di ieri. A cominciare dalla messa solenne del mattino, presieduta da padre Bruno Ottavi, ministro provinciale dei frati minori dell’Umbria. «Dopo circa ottocento anni — ha detto padre Ottavi — ancora la figura di Francesco affascina il mondo intero, affascina ciascuno di noi ed attira tanta gente in questo luogo di grazia. Ancora una volta il Santo Padre Benedetto XVI si appresta ad accogliere i capi delle religioni del mondo, in questo luogo il prossimo 27 ottobre, per impegnarsi di nuovo a favore della pace, come venticinque anni fa fece il Beato Papa Giovanni Paolo II. Perché questo fascino che dura da secoli attorno al Poverello di Assisi? Francesco — ha evidenziato padre Ottavi — rispondeva che tra tutti gli uomini, il Signore non aveva trovato nessun altro più povero, più misero e più semplice di lui, per esaltare la gloria e la potenza di Dio». Nel corso della messa Maria Grazia Frezza, che ha ricevuto il riconoscimento ‘Rosa d’argento Frate Jacopa 2011 – Donne del nostro tempo testimoni di fede, speranza e carità’, ha impersonato Donna Jacopa dei Settesoli, nobildonna romana vicina a Francesco al momento della morte; ha offerto il panno cenerino, i mostaccioli, i ceri e l’incenso. La signora Frezza, di fronte alla morte del figlio Emanuele, ha confermato l’amore per il Cristo e ha fatto nascere a Farim, in Guinea Bissau, la prima ‘Casa Emanuele’, un centro nutrizionale pediatrico per aiutare tutti quei bambini che ancora oggi continuano a morire di fame. Poi è sorta la ‘Casa del Sole’, una scuola materna ed elementare.
Nel pomeriggio ancora un bagno di folla, con la partecipazione di elementi della tradizione spirituale, culturale e folcloristica molisana, dalla banda di zampogne di Scapoli ai carri di Laurino, alle traglie di Ielsi; assai ammirati gli ‘ingegni’ di Campobasso, pesanti macchine portate a spalla, sovrastate da autentici quadri viventi. Presenti i rappresentanti istituzionali di Umbria e Molise guidati dai presidenti delle due regioni, Catiuscia Marini e Angelo Michele Iorio e dai sindaci di Assisi e Campobasso, Claudio Ricci e Luigi Di Bartolomeo. Dopo l’ingresso in Basilica, i fedeli sono stati accolti dalle parole del vescovo Domenico Sorrentino e di padre José Rodriguez Carballo, ministro generale dei frati minori; poi i primi vespri presieduti da monsignor Domenico Angelo Scotti, vescovo di Trivento.
«Queste sono giornate di grande festa — E’ con gioia che da oggi, insieme ai pellegrini che del Molise e di tutte le altre parti d’Italia e del mondo presenti ad Assisi, diamo inizio al pellegrinaggio che ci porterà ad accogliere papa Benedetto XVI e i rappresentanti delle religioni del mondo».
Maurizio Baglioni