Bastia

Il polittico dell’Alunno a Bastia

I LUOGHI DELL’UMBRIA: L’opera di Niccolò di Liberatore recentemente è tornata all’antico splendore


Il capolavoro fu commissionato da don Benigno di Ser Marino originario di Spello


FRANCESCO VIGNAROLI


“Mai dire mai” recitava il titolo di un famoso film di 007. Lo stesso vale, nel caso che stiamo per trattare, per Bastia Umbra. Se c’è infatti una località dell’Umbria a cui non si associa mai alcun monumento di valore storico o una testimonianza di carattere artistico è proprio Bastia Umbra. Eppure “mai dire mai”. All’inizio del mese di gennaio è stato infatti presentato al pubblico il restauro di un bellissimo polittico di Nicolò di Liberatore, meglio noto come l’Alunno, che si trova proprio a Bastia ed è, se non l’unica, sicuramente la più splendida gemma d’arte di questa cittadina. Le diverse tavole dipinte sono inserite come di consueto per l’epoca in una ricca cornice lignea dorata (in gran parte originale). Nel dipinto centrale, i personaggi rappresentati sono la Vergine con il Bambino e angeli musicanti, ai loro piedi stanno in bella vista un piatto ripieno di ciliegie, un ramo di prugne e dei cetrioli: simboli della passione di Cristo e della verginità della Madonna. Ai lati stanno San Sebastiano, sofferente per le ferite delle frecce, e San Michele Arcangelo che schiaccia il demonio sotto i suoi piedi mentre sta tentando di impadronirsi di un’anima. Quest’ultima figura è pressoché identica a quella di un altro famoso polittico del pittore, quello per la chiesa di S. Nicolò a Foligno. Nella parte superiore si vedono i personaggi dell’Annunciazione: l’angelo, Maria e il Padre Eterno. Nella predella si vede al centro una commovente scena di compianto sul Cristo morto: la fervida fantasia del pittore folignate ha qui rappresentato addirittura un angelo piangente che si asciuga le lacrime con un fazzoletto. Simpaticissimi sono poi i personaggi degli scomparti laterali della predella: sono sei profeti che stanno discutendo infervorati con in mano dei cartigli (una specie di fumetto!) con brani delle loro profezie, che consentono così di identificarli. Essi sono David, Zaccaria, Michea, Geremia, Isaia e Daniele. Sul piede della lesena sinistra della cornice è dipinto un piccolo cartiglio che ci informa sul committente, che fu un certo don Benigno di Ser Marino originario di Spello parroco della chiesa di Sant’Angelo di Bastia, e sul motivo che l’ha spinto a far realizzare questa opera, letteralmente sta scritto: “…per l’anima sua e per sua devotione”. Peccato che il testamento di Nicolò di Liberatore, morto nel 1502, tre anni dopo l’esecuzione di questo dipinto, ci informi che l’opera non fosse stata finita di pagare: un classico scherzo da prete!


Un gioiello nella chiesa di San Michele


Il bellissimo polittico di Bastia può essere ammirato all’interno della moderna chiesa di San Michele, che si erge con la sua mole proprio al centro della piazza della cittadina umbra. L’opera è stata posizionata sulla navata destra della chiesa che, a nostro modesto parere, non offre null’altro agli amanti del bello. Il polittico era posizionato nella vicina chiesa di Santa Croce dove si trovano interessanti affreschi. Purtroppo questo edificio medievale non è vistabile perché ancora in restauro dopo i danni subiti a causa dell’ultimo terremoto. Qui probabilmente verrà rimes- so il polittico una volta terminati i lavori.


 

Articolo in PDF:

Scarica qui il PDF

Exit mobile version