Bastia

Il “PiediBus” cresce ancora e dà vita ad altri due percorsi

Il progetto gestito dall’Auser per sostenere la mobilità a inquinamento zero è stato esteso alla scuola Borgo primo maggio

BASTIA UMBRA Lunedì a Bastia Umbra verrà dato il via a due nuovi percorsi del progetto PiediBus.Su richiesta della scuola Borgo primo maggio, due nuovi percorsi si aggiungeranno ai quattro già esistenti per la Don Bosco. Soddisfatto Luciano Rufini, referente dell’Auser, l’associazione di volontariato che tra le sue tante attività cura anche la gestione del PiediBus di Bastia. “I bambini sono entusiasti, sono loro che portano ad allargare sempre di più questo servizio, facendolo conoscere e diffondendolo. Abbiamo iniziato il primo anno con solo i tre mesi primaverili e siamo arrivati a oggi, con la copertura dell’intero anno scolastico e un numero sempre crescente di bambini.Anche le insegnanti ne sono soddisfatte poiché vedono i loro alunni molto più reattivi già dall’arrivo a scuola”. Promotore del progetto “PiediBus,per una mobilità sostenibile.Pro-muovere nonni e nipoti”, è il Dipartimento di prevenzione Uoc igiene e sanità pubblica e attualmente una delle linee operative del programma di promozione della salute “Costruiamo insieme la città che promuove la salute”. Promotrice e sostenitrice del progetto,la dottoressa Erminia Battista, dirigente medico del dipartimento di prevenzione dell’Usl Umbria 1. “Generalmente la prevenzione si occupa di contrastare qualunque cosa possa danneggiare la nostra salute.La promozione della salute mette in primo piano la ricerca di cosa fa star bene, cosa favorisce la nostra salute.Le fonti primarie dello star bene sono da ricercarsi,in primis,in una sana alimentazione e in un’adeguata attività fisica. Proprio in questo ambito rientra PiediBus, ovvero muoversi a piedi per guadagnare salute e risparmiare l’ambiente”. Il progetto contrasta la sedentarietà, uno dei principali fattori di rischio per le malattie croniche non trasmissibili, assieme a un’alimentazione errata. Inoltre riducendo gli spostamenti in auto si ridurrebbero anche il numero degli incidenti stradali, l’inquinamento ambientale e acustico e l’isolamento sociale.
s.s.

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