Bastia

Il piano Franchi decolla all’unanimità

Con questo atto si è sciolto il consiglio comunale del governo Lombardi

BASTIA UMBRA – Approvato all’unanimità l’adozione del piano Franchi, completo di emendamento e di punto all’ordine del giorno per rivedere eventuali dettagli al piano stesso. Con questo atto mercoledì si è sciolto il consiglio comunale del governo Lombardi.
Su questo, come sul ritiro della variante al piano ex Deltafina, si è acceso il dibattito. “Abbiamo chiesto all’amministrazione di ritirare alcune pratiche, proprio per ottemperare a ciò che abbiamo sottoscritto nel documento programmatico a sostegno del candidato sindaco Antonio Criscuolo – si fa sapere dal coordinamento comunale Pd – piano d’azione condiviso da Rifondazione comunista, Comunisti italiani e Sinistra e libertà.
Teniamo però a precisare che condividiamo la presa d’atto del master plan. Per quanto riguarda il piano Franchi, il Pd e la coalizione hanno lavorato con i consiglieri di maggioranza per evitare la disoccupazione dei lavoratori”. Amelia Rossi, segretario del Prc, ha commentato: “Ci adopereremo perché al piano Franchi vengano apportate una serie di correzioni. Per l’area Deltafina, invece, desideriamo che si riapra il dibattito cittadino e che si formuli una proposta nuova, chiara, realistica e innovativa”. Differente l’opinione di Masci, capogruppo del Pdl: “Gli ultimi due consigli hanno dato la rappresentazione sintetica dei cinque anni della legislatura Lombardi. Abbiamo assistito all’apoteosi dell’incapacità e dell’incompetenza dell’amministrazione di centro sinistra a governare la nostra città. Pratiche che avrebbero richiesto un confronto ampio con la città, con il tessuto sociale e le forze politiche, sono state portate in consiglio comunale e poi ritirate perché non istruite. L’adozione del piano Franchi è stata discussa e approvata in consiglio solo grazie al senso di responsabilità dell’opposizione, che ha ritenuto di mettere al primo posto le prospettive dell’azienda per tutelare i posti di lavoro e il valore rappresentato dalla storia della Franchi. Solo la presenza compatta delle opposizioni, con i consiglieri tutti presenti, ha portato all’adozione dell’atto”.
Alberta Gattucci

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