A Bastia due convegni di Cia e Coldiretti suI Psr e sull’energia rinnovabile. Oggi l’ultimo giorno della manifestazione


Il cambiamento dell’agricoltura, la competitività dell’impresa, la capacità dell’operatore di aggredire un mercato in costante evoluzione, la specificità del sistema umbro: sono stati questi i temi al centro del convegno “Progettiamo il nuovo piano di sviluppo rurale”, promosso da Coldiretti Umbria nell’ambito della 38esima edizione di Agriumbria, che si chiude oggi all’Umbriafiere di Bastia. “Da un’agricoltura molto condizionata dalla politica agricola – ha detto Sergio Marini, presidente Coldiretti Umbria – siamo passati ad un’agricoltura che si deve confrontare con il mercato. E’ prioritaria la qualità ma anche la ricerca di mercati dove collocare i prodotti. Un secondo aspetto importante è la multifunzionalità: l’agricoltura può fare servizi per il territorio. Altra priorità è l’innovazione per operare sulle energie rinnovabili. Siamo nella fase perimentale, rispetto ad alcuni procedimenti di produzione di energia elettrica ma ci sono le condizioni per fare reddito, con investimenti anche non importanti. La filiera agricola può essere completamente svolta dall’agricoltore che non produce più biomasse o prodotto agricolo ma energia elettrica”.
Sul rapporto tra agricoltura e energie rinnovabili si è svolto, sempre nell’ambito di Agriumbria, un convegno della Cia (Confederazione italiana agricoltori). Si è parlato di politica agroenergetica in Umbria (biomasse, biocarburanti, biogas, microeolico e fotovoltaico). ”Le agroenergie, nell’ottica del’impresa agricola multifunzionale, possono senz’altro rappresentare una risposta alle esigenze di integrazione del reddito delle imprese agricole oltre che al loro fabbisogno energetico che oggi viene coperto dai costosissimi derivati del petrolio”, ha detto Walter Trivellizzi, presidente di Cia Umbria.
”Le agroenergie tra l’altro non solo producono un notevole abbassamento dei costi che incidono profondamente anche sul prezzo finale dei prodotti, ma allo stesso tempo salvaguardano l’ambiente”. Attraverso queste iniziative – ha proseguito il presidente della Cia – cerchiamo di individuare i suggerimenti da dare nella sede opportuna, che è quella della concertazione, anche alla luce delle opportunità offerte dal nuovo Piano di Sviluppo Rurale della Regione”.
 

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