Bastia

Il Pdl tra duelli e incertezze

ELEZIONI AMMINISTRATIVE -Partita aperta anche a Foligno e Castiglion deI Lago. Lunedì summit regionale



A Gualdo Paciotti favorito su Morroni, a Spoleto si fa avanti Saporito

LUCIO FONTANA


PERUGIA – Ora nel Pdl lo dico un pò tutti: per carità, non facciamoci prendere dall’ansia, tutto sommato è meglio chiudere a gennaio con buoni candidati che fare scelte in fretta in furia e con poco convinzione. Se questa è la linea che ad oggi sembra prevalere nel centrodestra, si capisce perché, a partire da lunedi, i coordinatori provinciali e regionali di An e Forza Italia (De Sio e Lignani da una parte Asciutti e Rossi dall’altra) cominceranno ad ascoltare i coordinatori dei due partiti nei vari territori. Un primo giro d’orizzonte per capire e cercare di orientare in qualche modo le scelte.
Si comincerà con Gualdo Tadino, dove la candidatura a sindaco del forzista Roberto Morroni non sembra più così certa: a farsi avanti è infatti la lista civica guidata da Paciotti, che raccoglierebbe consensi trasversali sia in An sia in una parte degli azzurri locali. Il ricorso alle primarie come strumento di scelta è stato invece escluso in partenza dai vertici regionali.
Situazione in evoluzione a Spoleto, dove accanto ai nomi di Maurizio Hanke e Paolo Filipponi ora sembra spuntare anche quello dell’ex senatore di An, Learco Saporito. Tutti nomi che restano comunque legati alla scelta di Domenico Benedetti Valentini, sui quali nei giorni scorsi c’è stata la convergenza dei partiti del Pdl quale candidato sindaco ideale per strappare la città alla sinistra.
Molto movimento anche a Foligno, con una novità: i dirigenti locali di An e Fi hanno fatto sapere di voler esprimere un candidato che provenga dai loro ranghi, chiudendo di fatto all’ipotesi del candidato espressione della società civile. I nomi che vanno per la maggiore, al momento, sono quelli di Marco Cesaro di An e dell’azzurro Stefano Zuccarini. Grande fermento sul versante delle liste civiche, sempre molto attive in città. Uno scontro all’arma bianca si registra invece a Castglion del Lago, dove tra l’esponente di An Baiocchi e la collega di Forza Italia Ludovichi il contenzioso ha ormai raggiunto livelli di guardia. Partita chiusa, invece, a Cannara dove il candidato a sindaco sarà Sergio Giorgulo. Contesa molto incerta a Orvieto, dove a dare le carte è l’esponente di An, Olimpieri, con i forzisti locali defilati in attesa che la situazione arrivi sul tavolo regionale. Tutto chiuso invece a Bastia Umbra, dove a sfidare il candidato del centrosinistra sarà Stefano Ansideri.
A Perugia, invece, sembra ormai imporsi la candidatura del capogruppo a palazzo dei Priori Massimo Monni, anche se le azioni di disturno interne non sembrano essere finiti: a questo proposito si parla di un lavoro di sponda di alcuni dirigenti forzisti per dare man forte a una nascente lista civica al cui interno dovrebbero trovare asilo un paio di esponenti di area socialista. Lunedì comunque, nella sede regionale di Forza Italia in via Fani, i coordinatori provinciali e regionali di An e Fi cominceranno ad istruire la pratica dei medio-piccoli centri, ascoltando i colleghi di Gualdo Tadino. E veniamo al capitolo alleanze. Non è un mistero che molti forzisti, ma non tutti, siano ben di-sposti a stipulare alleanze in alcuni centri con gli ex alleati dell’Udc: proprio su questo punto sembra di capire che un passaggio decisivo possa essere il Consiglio nazionale forzista di venerdì. In quella sede i dirigenti umbri potranno saggiare che aria tira sull’argomento e le reali intenzioni dei vertici nazionali. Inoltre, sembra certo che dopo il Consiglio nazionale tra i vertici regionali
Udc e quelli di Forza Italia ci dovrebbe essere un ulteriore passaggio per mettere a fuoco la situazione e in caso prendere delle decisioni in proposito. L’appuntamento nazionale di venerdì sarà decisivo anche per fare chiarezza sul coordinamento regionale: il duello tra Luciano Rossi e il collega parlamentare Rocco Girlanda si trascina ormai da diverse settimane e le tensioni rischiano di scaricarsi sull’intera coalizione. Le chances che i vertici nazionali rinnovino la fiducia a Rossi fino a gennaio, quando di fatto verrà alla luce il Pdl, non sono poche. Anche perché andare a un cambio a ridosso delle elezioni amministrative non è certo di buon auspicio, ma è chiaro che se il coordinatore nazionale Denis Verdini punterà a imporre la sua volontà, allora a quel punto la strada per Girlanda sarà tutta in discesa. Ultima annotazione sulla legge elettorale: in Forza Italia ormai si sta imponendo la linea di pensiero che vede la discussione intorno all’argomento oziosa e priva di sbocchi. Soprattutto a causa delle divisioni tra Pd e sinistra radicale.

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