PIOGGIA DI INTERROGAZIONI IN REGIONE E AL MINISTERO PER SALVARE LA STRUTTURA
BASTIA UMBRA — NON SI DEVE considerare una questione chiusa quella riguardante la chiusura della sede di Bastia Umbra del Nucleo Cinofili dei carabinieri. Sulla questione sono state presentate due interrogazioni di esponenti Pdl: una del consigliere regionale Massimo Monni alla presidente della Regione Umbria e la seconda del deputato Pietro Laffranco al Ministero della difesa. A queste iniziative viene ad aggiungersi una mozione che il capogruppo consiliare Pdl Jacopo Cairoli ha inoltrato al sindaco di Bastia Umbra. In tutte le istanze si fa presente che la chiusura del Centro Cinofilo dell’Arma dei Carabinieri è una gravissima perdita per l’Umbria per quanto riguarda la lotta alla droga, la sicurezza dei cittadini e la professionalità di questo reparto specializzato, con i suoi cani addestrati per operazioni antidroga, antisommossa, antiesplosivo e cercapersone. Si rileva inoltre che il nucleo con sede a Bastia è l’unico operativo nell’Italia Centrale oltre a quelli di Roma e Firenze. La mozione di Cairoli impegna il sindaco e la giunta di Bastia a «compiere ogni azione volta a salvaguardare il territorio dalla piaga dello spaccio delle sostanze stupefacenti e dei reati a esso connessi. Inoltre, a conoscere le motivazioni che hanno portato alla chiusura del nucleo cinofilo e agire per ristabilire un reparto essenziale alla sicurezza del nostro territorio».

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