Amministrative – Nella prima riunione del coordinamento regionale tanta prudenza e carte coperte



La candidatura al Comune di Perugia è il vero nodo da sciogliere
Dopo la puntata dedicata al Pd, è la volta dei movimenti nel Pdl La prossima puntata sarà dedicata alla sinistra radicale



Individuati i candidati a Bastia e Magione Tensioni e tatticismi a Foligno e Spoleto Baldassarre a Terni



PIERPAOLO BURATTINI



Stefano Ansideri PERUGIA – Due ore abbondanti passate a valutare i cosiddetti aspetti metodologici: ovvero parlare di organizzazione e di regole per evitare accuratamente di occuparsi della sostanza. Che in questo caso sono i nomi e cognomi o almeno gli identikit di coloro che alle amministrative di primavera rappresenteranno il Popolo della libertà dell’Umbria. Nessun stupore: aspettarsi dell’altro era francamente chiedere troppo.



E così ieri pomeriggio i parlamentari e consiglieri regionali di An e Forza Italia al gran completo, assente a causa d’impegni la senatrice Urbani, hanno curato in primo luogo gli aspetti organizzativi e la divisione dei compiti anche se non sono mancati qua e là accenni riguardanti i nodi da sciogliere. Per quanto riguarda il primo punto, i due coordinatori regionali Rossi e De Sio lavoreranno in stretto contatto con i due responsabili provinciali Lignani e Asciutti per valutare la situazione nei vari territori cercando di mettere pace dove la situazione è tesa (vedi Gualdo Tadino) oppure sollecitare i dirigenti locali a fornire soluzioni e idee. A questo proposito con molta probabilità la prossima settimana il quartetto dovrebbero incontrare i due coordinatori ternani, Biscetti e Orsini, per fare il punto della situazione. Per il resto, ad occhi e croce, il nodo più difficile da sciogliere resta quello di Perugia: Alleanza nazionale ormai non fa più mistero di voler mettere da parte le candidature di Massimo Monni e Giorgio Corrado e cercare altre soluzioni magari in ambito imprenditoriale o comunque al di fuori della stretta cerchia di partito. Su questo Forza Italia, o per meglio dire una parte di essa, tiene duro sul nome del suo capogruppo a palazzo dei Priori cercando di non lasciare spazio di manovra ad An. Una cosa però, fin d’ora, sembra essere chiara: se gli azzurri faranno quadrato sul proprio candidato, i dirigenti di An sono pronti a presentare un conto tutt’altro che lieve.
Che potrebbe avere come suo obbiettivo finale la candidatura alla Provincia di Perugia di un uomo del partito di Fini.



Intanto se sul tavolo regionale per ora ha la meglio l’approccio metodologico, nei vari territori qualcosa si è gia cominciato a muovere. Come ad esempio a Bastia Umbra dove sembra ormai certa la candidatura di Stefano Ansideri e la scesa in campo delle liste civiche capeggiate da Rossella Aristei o Spoleto dove invece al momento in pista c’è Maurizio Hanke. Così come a Terni la candidatura dell’ex presidente Rai, Antonio Baldassarre, non dovrebbe trovare ostacoli al pari di Giuliano Carrozza a Magione. Tensioni e non poca confusione, almeno per il momento, si registrano invece a Foligno e Gualdo Tadino.



In questo quadro, ovviamente, c’è l’incognita rappresentata dai centristi dell’Udc e da La Destra di Storace: e proprio su questo argo mento nell’incontro di ieri pomeriggio i maggiorenti del Pdl hanno deciso di sondare i vertici romani per cercare di avere lumi e in definitiva di capire come muoversi rispetto a due partiti che avere al proprio fianco come alleati non può che fare bene al fine del risultato. Per ora è stato aperto il cantiere: da qui in avanti ogni momento è buono per mettere a segno dei punti importanti o complicarsi maledettamente la vita.



Lista civica con vista a destra



Guardano a destra ma non si riconoscono in questo centrodestra: per questo motivo un folto gruppo di professionisti del capoluogo sarebbe pronto a scendere nella competizione ritrovandosi sotto le insegne di una lista civica. Movimenti e abboccamenti negli ultimi giorni ci sono stati più e più volte e, a quanto sembra, nessuno ha la minima voglia di fare tanto rumore per nulla. Come a dire che la voglia di provarci è più forte delle non poche remore e questioni d’opportunità.

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