Bastia

Il Pdci chiede più visibilità

Il segretario Angeletti sollecita un maggiore “peso” del suo partito
Incontro nella sede dei Ds. Per ora si raffredda l’ipotesi di un rimpasto


BASTIA UMBRA – Si allontana l’ipotesi di rimpasto dell’esecutivo comunale. La richiesta di maggiore visibilità fatta dal pdci potrebbe essere soddisfatta con un incarico in comunità montana o all’Ato per il segretario bastiolo del partito Enrico Angeletti. Ne hanno parlato ieri nel tardo pomeriggio presso la sede dei Ds i rappresentanti delle forze politiche che compongono la coalizione al governo della città (Ds, Sdi, Margherita e Pdci). La convocazione era scartata d’urgenza in seguito allo strappo che si è consumato in consiglio comunale martedì quando i due consiglieri del Pdci hanno abbandonato l’aula, seguiti dai colleghi dell’opposizione, costringendo Ds e Margherita a portare a termine la seduta sul filo del numero legale. Per ricucire lo strappo, il Pdci ha chiesto che venga finalmente esaudita la richiesta di maggiore visibilità avanzata in seguito al buon risultato ottenuto alle comunali dello scorso anno. Ieri si è parlato di un incarico in comunità montana per il segretario Enrico Angeletti o all’interno dell’Ato. Non si è parlato invece di possibili movimenti interni alla giunta comunale anche in virtù del fatto che il sindaco Lombardi vi si oppone con forza. Sembra dunque raffreddarsi l’ipotesi del sacrificio di un assessorato in quota ds a favore del pdci: o quello alla Cultura che fa capo a Giuseppe Belli o quello dei Lavori pubblici assegnato ad Antonio Criscuolo. I due nel corso dell’unione comunale ds di lunedì sono stati sottoposti ad un vero e proprio processo con l’accusa di aver sostenuto nelle recenti regionali il candidato “amico” Riommi piuttosto che il segretario Pecci contravvenendo alle direttive del partito. E. per questo – si è detto – dovrebbero pagare. Anche se lo steso Pecci precisa che se qualcuno sarà sostituito il criterio che verrà seguito prenderà in riferimento il suo operato amministrativo e non la condotta politica. Un eventuale rimpasto con l’ingresso in giunta di un assessore pdci permetterebbe alla coalizione di governo, attraverso il riassorbimento dei due consiglieri comunali comunisti, di evitare di navigare a vista fino a fine legislatura (ancora lontanissima tra l’altro) e di avventurarsi nel tentativo disperato di imbarcare il consigliere di Rifondazione comunista Luigino
Ciotti e quello delle liste civiche Adriano Brozzetti attualmente all’opposizione. L’aggancio del primo è legato all’eventuale suo ripescaggio in consiglio regionale qualora il presidente uscente dell’assemblea Mauro Tippolotti dovesse entrare a far parte della nuova giunta Lorenzetti. Quanto al recupero del secondo, i più attenti osservatori del centrosinistra sono abbastanza scettici, poiché denunciano una scarsa autonomia d’azione di Brozzetti rispetto al capogruppo delle liste civiche Rosella Aristei con la quale la rottura si è consumata da tempo ed è irreversibile.
MASSIMILIANO CAMILLETTI

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