Bastia

Il Pd ha una linea e alcuni candidati

II gruppo dirigente avalla le scelte della segreteria provinciale di Perugia di un solo candidato in ogni Comune


Lolli a Torgiano, Benedetti a Spoleto. Gualdo, ipotesi Monacelli


Legge elettorale:questa sera direttivo regionale dei democratici


PIERPAOLO BURATTINI


PERUGIA – Dopo un paio di mesi, in cui ora l’uno ora l’altro, segnalavano la propria presenza con una suonata di clacson in casa Pd si è finalmente capito chi è al volante. Il “caminetto” dei big riunito l’altra sera nella sede regionale di Corso Cavour, in questo senso, è stato esemplificativo: la linea da seguire è quella d’individuare un solo candidato in ogni Comune e per piazza Italia. L’intendenza seguirà. Gente che una voce in capitolo ce l’ha come Gianpiero Bocci, Mauro Agostini, Rita Lorenzetti, Marini Sereni più un manipoli di amministratori e dirigenti si è trovata d’accordo su un punto: firmare una specie di tregua interna e dare semaforo verde alla linea del segretario provinciale Alberto Stramaccioni.
Le amministrative, politicamente parlando, sono a un passo e non saranno una passeggiata allo zoo e ulteriori pasticci dopo quelle già combinati sono inammissibili e per questo il quartier generale democratico sembra aver capito che la politica degli strappi non conviene più pena la caduta nell’autolesionismo. Questo sulla strategia.
Per quanto riguarda il capitolo decisioni, in provincia di Perugia la mappa delle candidature si va componendo così: a Perugia regge Wladimiro Boccali e le bizze di Rifondazione cominciano a stufare un po’ tutti, anche perché i numeri che totalizzerebbe l’ala sinistra della coalizione non sono così esaltanti. Rottura in vista? Presto per dirlo ma le avvisaglie ci sono. E ancora: a Gualdo Tadino (nuovi incontri nei prossi giorni) i democratici tenteranno l’aggancio della ex senatrice udc Sandra Monacelli non prima però di aver messo un freno alla faida interna in cui si è infilato il partito cittadino e di aver chiarito ai centristi che tipo di progetto complessivo s’intende mettere in piedi.
A Torgiano nel testa a testa tra Stefano Fodra e Primo Lolli dovrebbe spuntarla quest’ultimo, mentre a Bastia Umbra si è tornati al punto di partenza, rispolverando l’idea della discesa in pista dell’attuale vice sindaco Nadia Cesaretti. Ipotesi ardua, perché il treno delle primarie di coalizione è partito e Pecci e Criscuolo non hanno nessuna intenzione di mollare la presa. I vertici Pd tenteranno l’impossibile fino all’ultimo minuto disponibile: situazione fluida e complessa, dunque.
Andiamo a Spoleto. Il giovane Daniele Benedetti nel braccio di ferro con il consigliere regionale Giancarlo Cintioli è ormai sicuro che avrà la meglio, senza doversi confrontare alle primarie. Nelle prossime ore la segreteria provinciale si muoverà in questa direzione, cercando di limitare i danni. A Foligno, in pista Nando Mismetti, nonostante Vincenzo Riommi, dicono in città, non faccia salti di gioia. A Umbertide l’uscente Giulietti dorme tra quattro guanciali, mentre le primarie interne di Marsciano, in cui l’ha spuntata Todini, hanno scontentato un po’ tutti. Per il metodo e nel merito.
Capitolo Rifondazione e palazzo Cesaroni. Inizia la settimana decisiva: Tippolotti formalizzerà l’uscita da Rifondazione insieme al collega Lupini e questa sera l’esecutivo regionale democratico tornerà a discutere di legge regionale regionale.
Per quanto riguarda Tippolotti, per i democratici, nonostante l’uscita e le ire di Rifondazione che ne chiede le dimissioni, deve restare al suo posto. Su questo sarò bagarre se il segretario regionale dei rifondatori, Vinti, terrà il punto fino all’ultimo. Sulla legge elettorale, altro capitolo della discordia, la linea su cui sembra attestarsi il Pd è la seguente: resti il listino, sogli di sbarramento bassa ma i consiglieri da trentasei devono scendere a trenta. Se Rifondazione accetta bene, altrimenti anche qui si aprirà un tira e molla dagli esiti imprevedibile: nessuno dei due partiti può fare più di un passo indietro per non giocarsi la faccia.
Capitolo piazza Italia. Per decidere il candidato, in pista Marco Guasticchi e Sauro Cristofani con Franco Tomassoni ormai defilato e il professor Mario Tosti messo in mezzo a sproposito, verranno consultati cinquecento dirigenti tra coordinatori dei circoli e assemblea provinciale.Per la cronaca: alta marea in provincia di Terni dove Polli, Liviantoni e Paparelli sono in corsa per succedere a Cavicchioli mentre con Di Girolamo candidato per palazzo Spada trovare un nuovo coordinatore provinciale, senza farsi male, non sarà un giochetto da ragazzi.

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