Bastia

Il Pd chiede rispetto tanto per gli allevatori che per i cittadini

“Su San Lorenzo non c’è confronto”
BASTIA UMBRA (al.ga.) – Sollecitazione da parte dei cittadini bastioli che risiedono presso la zona di San Lorenzo perché venga risolta la questione degli allevamenti suinicoli. Il direttivo del coordinamento comunale del Partito Democratico fa sapere: “Il nostro gruppo politico ha ricevuto numero inviti da parte dei cittadini di San Lorenzo per intervenire nella questione che vede confrontarsi le esigenze degli allevatori con quelli della popolazione residente, motivo per cui abbiamo già presentato interrogazioni a riguardo in sede di consiglio comunale e che sono agli atti, alle quali la maggioranza si è già espressa con parere contrario. La nostra decisione rispetto a queste richieste è consistita nel mettere al primo posto il bene della comunità, non strumentalizzando la situazione e, piuttosto, cercando un confronto politico. Quel che possiamo dire è che il sindaco Stefano Ansideri sta affrontando il problema senza nemmeno porsi il problema del confronto. Intanto, il primo cittadino ha utilizzato la legge regionale per consentire la riapertura di alcuni allevamenti, decisione che condividiamo in quanto riteniamo giusto tenere in considerazione le esigenze degli imprenditori, fino a quando, però, queste non limitino i diritti della cittadinanza, a prescindere dal fatto che siano singoli o organizzati in comitati. Alla luce di questo, è evidente che il confronto non può limitarsi a avvenire all’interno dell’ambito comunale; per questo motivo, il nostro coordinatore comunale, Nicolò Violini, si sta adoperando, su mandato del direttivo, per organizzare un tavolo di discussione con esponenti politici provinciali e regionali. Il percorso da compiere è sicuramente lungo, ma non si può sostenere che non sia possibile riconvertire gli allevamenti suinicoli, anche perché a Bastia Umbra è già successo, come anche si sono verificati casi di delocalizzazione. E’ ovvio che le aziende, là dove possibile, tendono a conservare intatta la propria realtà, per questo è dovere dell’amministrazione pubblica fungere da stimolo per migliorare le condizioni, di lavoro e di abitabilità”.

Corriere-2010-10-06-pag21

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