Bastia

Il Passaggio: La Pettini torna in mano agli umbri

Investimento da 40 milioni di euro. Presto l’acquisto del molino


MARINO MIGNINI:”Puntiamo a restare leader nel comparto a livello nazionale”


FRANCESCO LOMBARDI: “Un’azienda che rappresenta l’identità di un intero territorio”


L’industria zootecnica è passata al Gruppo Mignini di Petrignano di Assisi


SIMONETTA PALMUCCI


PERUGIA – La Petrini di Bastia Umbra, tramite la controllata Petrini 1822 spa, passa di proprietà al Gruppo Mignini (settore alimenti zootecnici) di Petrignano d’Assisi. Le modalità dell’acquisto, stipulato il 23 novembre scorso, sono state illustrate ieri presso l’Associazione Industriali di Perugia, da Marino Mignini, Mario Mignini, Antonio Mencolini, dal sindaco di Bastia Umbra Francesco Lombardi e dal direttore di Assindustria Perugia Aurelio Forcignanò . Un’operazione da 40 milioni di euro che rappresenta la nascita di un polo di produzione di cibi per alimentari e farine alimentari per un volume di vendite di oltre 800mila tonnellate. Ai tre stabili-menti del gruppo guidato da Marino Mignini (di Petrignano e Bologna, oltre all’Intesil di Brindi-si) si aggiungono così i sette della Petrini (ad Alessandria, Padova, Bari, Napoli, Catania e Cagliari oltre a quello principale di Bastia Umbra).
L’acquisto dell’azienda, come sottolineato da tutti i presenti, ha rappresentato una svolta per il tessuto economico locale in quanto ha permesso di far riacquisire dignità d’impresa ad un’azienda che oggi riafferma la sua presenza sul mercato
nazionale grazie all’impegno di imprenditori umbri mantenendo l’occupazione diretta e l’indotto. “Questa operazione – ha esordito Forcignanò – è la conclusione di una vicenda che negli ultimi anni ha tenuto desta tutta la collettività. L’acquisto rappresenta per l’Umbria il recupero di una fetta importante dell’attività produttiva del territorio”. Il gruppo Mignini deteneva già in affitto la Petrini dall’agosto del 2002, sino ad un mese prima controllata da una finanziaria statunitense, la Vertical. Marino Mignini ha sottolineato che la Petrini e la stessa Mignini uniranno i loro sforzi affinché l’azienda
rimanga leader nel comparto. “L’occupazione è stata salvata. Ora la nostra missione – ha detto – è quella di proseguire anche nella ricerca scientifica per rispondere alle esigenze del settore dell’allevamento”.
Il sindaco di Bastia Umbra Francesco Lombardi ha ringraziato, a nome della città, la famiglia Mignini che ha restituito all’Umbria, “un’azienda che rappresenta l’identità di un intero territorio. Questa operazione – ha concluso – è un segnale per la regione. E’ uno stimolo ad avere il coraggio di investire e di scommettere su se stessi”. Alessandro Petruzzi, segretario della Flai-Cgil dell’Umbria, ha ricordato cosa successe il 12 luglio di due anni fa, quando la Petrini era ancora in mano ad una società americana Vertical, scomparsa proprio in quel momento dalla borsa americana. “Cercavamo un nuovo acquirente affinché venisse evitato il fallimento. E’a quel punto che la Mignini si fece avanti. La loro parte – ha aggiunto – l’hanno fatta anche i dipendenti che hanno continuato a lavorare nonostante le tempeste che si stavano abbattendo sull’azienda”. Petruzzi e gli altri rappresentanti dei sindacati hanno sollecitato un tavolo di confronto tra il Gruppo e le organizzazioni sindacali per la gestione dell’organizzazione del lavoro, per concordare le strategie future. Una sollecitazione accolta da Marino Mignini il quale ha espresso la volontà di attivare le giuste sinergie tra Mignini e Petrini. Dall’incontro di ieri sono emerse anche importanti novità per il molino ex Petrini al quale lavorano ventidue dipendenti. “Il molino – è stato annunciato – è stato preso in affitto dal giugno scorso e c’è l’impegno affinché venga concluso l’acquisto nei primi giorni del prossimo anno”.



Dieci stabilimenti e 550 negozi in tutta la penisola


PERUGIA – Con l’acquisto della Petrini il gruppo Mignini amplia considerevolmente la consistenza patrimoniale. La sua attività di produzione di alimenti zootecnici e quella riguardante i molini a tenero e a duro conta oggi 10 stabilimenti in tutta Italia, circa 550 negozi di rivendite agricole affiliati con i marchi Agripiù e TuttaNatura (Agripiù 250 – TuttaNatura 300). Vi lavorano 312 dipendenti, 290 agenti e rappresentanti, 200 autisti, 72 dipendenti indiretti, per un organico complessivo di 874 persone. Il volume di vendita, per quanto riguarda gli alimenti zootecnici e le farine, è di 800mila tonnellate, mentre il fatturato è di oltre 220 milioni di euro.

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