Il voto sulla parte strutturale. Il sindaco Ricci: “Momento storico”
Ieri il via libera del consiglio con l’astensione del Pd
ASSISI – Il nuovo piano regolatore di Assisi (parte strutturale), che implementerà-sostituirà lo storico piano Astengo è diventato realtà poco dopo le 14 di ieri, con la sola astensione dei consiglieri del Pd, che sono in attesa della fase partecipativa che permetterà di presentare le osservazioni da cittadini e aventi titolo. “Tutela del territorio, sviluppo equilibrato e di qualità, riordino e riqualificazione urbana, flessibilità e semplificazione delle procedure al fine di attrarre opportunità e rispondere alle esigenze territoriali”: questa la descrizione fatta da Claudio Ricci e dall’assessore Moreno Fortini per un prg che per la prima volta in Italia includerà anche il piano di gestione del sito Unesco Assisi e le linee guida di restauro del paesaggio per un’edilizia di qualità e un corretto rapporto e riqualificazione del paesaggio ambientale. L’assessore Fortini ha posto l’accento sul fatto che parte delle volumetrie che sarà possibile realizzare con il nuovo prg resteranno nella disponibilità del sindaco, che grazie all’approvazione del piano operativo potrà cederle ai privati in cambio di opere pubbliche. “Ampio plauso per questo storico momento”, dice il primo cittadino, secondo cui questo atto “completa in largo anticipo il programma amministrativo 2001-2001 e riordina in modo strategico i tanti lavori realizzati dal 1997 ad oggi. Ringraziamo il lavoro dei consulenti (gli architetti Alberto Cecchetto e Paola Falini), l’impegno del dirigente al prg (l’ingegnere Stefano Nodessi) con gruppo di lavoro (nel quale ha lavorato anche l’architetto Marina Marini), l’avvocato Mario Rampini e lo studio associato Cooprogetti-Sab”. Prima dell’approvazione, ampia discussione e anche qualche momento di tensione tra i consiglieri Edo Romoli del Pd, Stefano Pastorelli del gruppo misto e Walter Almaviva del Pdl: il capogruppo dell’Udc Antonio Lunghi ha puntato il dito sulla “mancanza di progettazione”, mentre Romoli ha sottolineato la “mancanza di partecipazione dei cittadini e di una visione strategica d’insieme”. “Penso che questo prg – ha ribattuto il capogruppo del Pdl Sandro Elisei, che ha presentato 5 emendamenti tutti approvati – sia il frutto (riuscito) del tentativo di integrare le esigenze di sviluppo con la tutela degli elementi naturali ed antropologici”. Quattro gli emendamenti (respinti) presentati da Claudia Travicelli (Pd), tre (approvati) quelli presentati da Simonetta Maccabei (Lista Bartolini), uno per le attività produttive in esercizio entro aree aventi destinazione difforme dal piano per cui continuano a valere le norme tecniche di attuazione del prg previdente, uno per “mantenere inalterata nelle previsioni e nel dimensionamento la potenzialità edificatoria assegnata alle attuali zone di ristrutturazione urbanistica”, ed uno “affinché alle aree classificate o assimilabili alle zone B si applichino gli indici di zona previsti dal prg vigente senza alcuna riduzione, al fine di salvaguardare le zone edificabili”. “Tre emendamenti – precisa Maccabei – frutto dell’esigenza di tutelare il ‘piccolo’ cittadino”.