Situato nell’ex scuola elementare di Castelnuovo contiene materiale di fine Ottocento e di tutto il Novecento
Ricci: “Nel Piano regolatore altre opere di riqualificazione del paese”
Le due tappe -Secondo Bartolini“i ragazzi possono unire il viaggio nella città serafica con una tappa al museo”
di IVAN TAI
ASSISI – “Una lavagnetta da scolaro di inizio novecento ha le stesse dimensioni di un modernissimo iPad. Come a dire che è nel passato che troviamo le basi e gli esempi su cui costruire il futuro”.
Con questa metafora il sindaco di Assisi Claudio Ricci, ha inaugurato a Castelnuovo di Assisi, il “Museo della scuola”. Situato nell’ex scuola elementare, il museo, grazie a due aule completamente arredate e corredate di materiale di fine Ottocento e di tutto il Novecento, riporta il visitatore ad assaporare atmosfere come quelle evocate dal romanzo “Cuore” di De Amicis. Un museo quindi, ma non solo, visto che l’edificio ospiterà, dal prossimo gennaio, secondo i progetti dell’amministrazione, un centro diurno per disabili, rendendolo di fatto un complesso multifunzionale.
L’idea del museo è nata qualche anno fa grazie a un’intuizione del professore Antonio Mencarelli, che venne appoggiata dall’allora sindaco Giorgio Bartolini. Il progetto si è poi sviluppato con l’impegno di Maria Aristei Belardoni, assessore comunale all’Istruzione, di Moreno Massucci, assessore comunale alle politiche sociali, e dell’attuale sindaco. Erano tutti presenti al taglio del nastro a cui hanno partecipato inoltre il presidente della Pro loco di Castelnuovo, Gaspare Genovesi, e il vicario del vescovo di Assisi, don Maurizio Saba, che ha benedetto le “aule” del museo. “L’emozione che oggi ci unisce – ha dichiarato Ricci – è un segnale importante che dimostra quanto tutti ci siamo impegnati in questo progetto che rientra nel nuovo Piano regolatore di Castelnuovo. Il Piano prevede altre opere di riqualificazione e valorizzazione del paese, che verranno realizzate anche grazie all’impegno della Pro loco del posto. Il museo che andiamo ad aprire non è il solito museo ma conserva oggetti unici da un punto di vista didattico che riportano a un altro tipo di scuola basato su un diverso modello di insegnamento”. “Questo museo – ha dichiarato Belardoni, che quell’edificio lo aveva frequentato da scolara – è come un libro di storia che racconta cento anni di scuola che sono anche cento anni di società Ci siamo impegnati ad allestire il museo, adesso ci impegneremo a promuoverlo, in accordo con la Pro loco, per farlo diventare un sito culturale non solo per Castelnuovo ma per tutto il territorio”. D’accordo con le sue parole il vice sindaco Bartolini che ha sottolineato il valore anche economico dell’iniziativa: “Il museo può essere visto anche da questo punto di vista, se teniamo conto del gran numero di scolaresche che vengono in visita ad Assisi. L’idea è quella di far si che i ragazzi integrino il viaggio nella città serafica con una tappa al museo”.
Nel corso della cerimonia, Belardoni ha consegnato una targa di ringraziamento ad Antonio Mencarelli che ha sottolineato come “la scuola oggi rischia di perdere la sua memoria, il suo passato e il vissuto di chi ha trascorso in questi banchi gran parte della propria esistenza. Il museo nasce per conservare questo patrimonio di memorie che non deve andare disperso”.