Il movimento Sinistra e Libertà senza più segreti

I nomi dei rappresentanti

BASTIA UMBRA – Sinistra e libertà. Né partito, né lista civica; ma, per ora, un movimento politico strutturato; con tanto di sede territoriale in via Gaetano Bernabei numero 8 di Bastia Umbra. E’ stata inaugurata ieri sera, in seguito alla conferenza stampa di presentazione del simbolo, alla presenza dell’assessore regionale Silvano Rometti. Alla base del gruppo, che tarderà nel formulare un direttivo con incarichi definiti, c’è il candidato per le primarie Maria Rita Ascani, gli assessori comunali, ancora in carica nella giunta Lombardi, Luigi Tardioli e Claudio Boccali, e i consiglieri di maggioranza Massimo Geoli e Leonardo De Santis. Buona parte del governo in carica, perché, come ha detto Boccali “vogliamo portare avanti i progetti nati con questa amministrazione con
l’intento di creare un modello di sviluppo propositivo per la città”.
Geoli ha rafforzato il concetto dicendo: “I vecchi devono stare accanto ai giovani per insegnare loro la professione politica, e, d’altro canto, abbiamo bisogno di giovani e idee”. E, se di idee si vuole parlare, poche, ma chiare e precise sono quelle che il movimento Sinistra e Libertà ha presentato ieri pomeriggio. “Porteremo
avanti le strategie relative ai settori di nostra competenza, vale a dire formazione e lavoro per quanto riguarda me e ambiente e bilancio per ciò che attiene Boccali” ha spiegato Tardioli “e soprattutto, pezzo forte del nostro programma politico, lavoreremo per la realizzazione di un nuovo palasport, che non sarà finanziato esclusivamente dal pubblico. La nostra capacità sarà impiegata nel reperimento di risorse presso i privati”. Sulla scelta del termine “libertà”, Geoli ha espresso il suo pensiero politico: “Forse nel percorso dei comunisti, da questo punto di vista i socialisti sono sempre stati forse un po’ più avanti, è mancato il concetto di libertà, che non ritengo assolutamente appannaggio della destra.
D’altro canto, l’epoca di falce e martello è terminata nel momento in cui i comunisti sono diventati un gruppo extraparlamentare”.
Alberta Gattucci

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