Serie D – Il debutto positivo in Coppa carica il tecnico Magrini: «Bella gestione di gara. Cresceremo ancora»
Passato e presente «Devo abituarmi al ritorno nei dilettanti. Abbiamo tanti ragazzi bravi Palavisini e Baccarin sono due bei talenti»
di ROBERTO BARBACCI
BASTIA UMBRA — Le polemiche, le dimissioni, gli addii, i colloqui, i ripensamenti, i dubbi e chissà quante altre peripezie ancora. Già, ma chi se li ricorda più? «Dovevamo metterci un bel punto e ce lo abbiamo messo in fretta», risponde Lamberto Magrini. Che sorride, anzi, si compiace del suo Bastia che non sarà ancora una macchina perfetta e tantomeno quella società “professionistica’ che il tecnico avrebbe desiderato, ma che col Trestina all’esordio stagione in partite ufficiali ha lasciato intendere di avere molti buoni propositi da far conoscere in giro per i campi di Umbria, Lazio e Toscana. «Abbiamo cominciato bene, questo è cià che più conta. Poi quanto accaduto nelle ultime settimane fa ormai parte del passato. Ci tengo solo a dire che ho un
buonissimo rapporto sia col presidente Bartolucci che con il diesse Aglini. Il problema in tutta questa vicenda, credetemi, è stato e forse continua a essere il sottoscritto. Che non è pronto, almeno mentalmente, a tornare fra i dilettanti».
PIÙ ATTENZIONE — L’ammissione rende merito a Magrini, che poi aggiunge di averci messo per davvero una pietra sopra. «Abituato a un palcoscenico differente, calarmi di nuovo in una realtà diversa dal professionismo non sarà semplice, Ma ho dato la mia parola a tutto l’ambiente e voglio mantenerla. Mi sto abituando a tante piccole cose che avevo rimosso e che fanno giustamente parte di questo mondo. Le vittorie, però, sono belle indipendentemente dalla categoria». Quella col Trestina ha soddisfatto quasi appieno iI tecnico. «Quasi perché ho visto molte cose che non vanno, pur in un contesto assolutamente positivo. La reazione dopo il gol subito c’è stata ed è stata veemente, la gestione della gara per buona parte è stata ottima. Ma non mi sono piaciute diverse cose, su tutte la superficialità con la quale abbiamo sbagliato certi passaggi senza nemmeno che l’avversario ci venisse a pressare. Insomma, se devo vedere un errore voglio che siano gli altri a indurci a commetterlo, ma non potrò mai accettare cali di concentrazione o eccessi di sicurezza. L’avevo notato già nelle uscite amichevole e questo vizio dovremo proprio togliercelo in fretta».
GIOVANI RAMPANTI—Tra le note liete però c’è l’impatto devastante di Tommaso Palavisini, classe 1944, autore di una doppietta nello spazio di appena 100 secondi con la quale ha ribaltato l’iniziale svantaggio firmato da Stella. «Lui e Alberto Baccarin sono due talenti assoluti del calcio italiano e toscano in particolare. Sano cresciuti in un settore giovanile importante come quello della Fiorentina e credetemi, non capisco come possano giocare in queste categorie. Semplici, tecnico della Primavera della Fiorentina, me ne ha parlato solo bene. Sono ragazzi che hanno voglia di emergere e che hanno qualità da vendere. Ne sentiremo parlare, spero già da subito ma comunque in un domani non troppo lontano. E se penso che Baccarin era addirittura senza squadra fino a poche settimane fa stento quasi a crederci». La porta del mercato resta aperta e i giovani rimangono l’obiettivo da perseguire: «Ce ne mancano un paio in alcuni ruoli chiave, poi penso proprio che saremo a posto cosi. L’inizio è stato promettente, ma le vere partite devono ancora arrivare». Ma intanto la Pistoiese, avversaria nell’esordio in campionato di domenica prossima, ora fa un po’ meno paura.
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