Il responsabile della Funzione pubblica alla festa del Pdl a Bastia

“La sinistra umbra? ‘Compra’i voti


PIERPAOLO BURATTINI


PERUGIA – Davanti a un pubblico molto nutrito che assiepava i giardini pubblici di via Roma e
con gli occhi addosso di tutto lo stato maggiore del Pdl umbro, dai parlamentari ai consiglieri comunali passando per quelli regionali, non si è fatto pregare due volte. A preso la mira e centrato il bersaglio: “Questa è la regione che ha tra i tassi più elevati di pubblici dipendenti di tutta Italia e non per produrre beni o servizi pubblici, ma per produrre clientela e consenso pubblico”.
Ieri pomeriggio a Bastia Umbra, il ministro della Funzione pubblica, Renato Brunetta, con linguaggio circostaziato e numeri alla mano, ha scaldato militanti e dirigenti del centrodestra regionale e fatto dimenticare in un secondo gli ammiccamenti troppo amichevoli che l’allora ministro ai Trasporti, Pietro Lunardi, riservò al presidente della Regione, Rita Lorenzetti, e al sindaco di Perugia, Renato Locchi. L’economista veneziano, ha suonato tutt’altra musica e quando si è trattato di picchiare sulle Giunte rosse lo ha fatto senza complimenti e cerimoniali di sorta. “Le giunte rosse dell’Umbria – ha sottolineato Brunetta – si sono per anni comprati il consenso producendo posti di lavoro finti nella burocrazia”. Poi, in un altro passaggio del suo intervento, il ministro ha affermato che il centrodestra “ha vinto in tutta Italia. Rimangono – ha rimarcato – alcune piccole zone dove normalmente il voto viene comprato e dove non c’è la democrazia”. In platea, da Asciutti a Laffranco così come da Nevi a Modena, molti gli apprezzamenti incassati dal ministro da parte della dirigenza. Mentre gli applausi provenienti dalla platea, che più volte lo hanno interroto, hanno evidenziato l’apprezzamento della base. Il vicecoordinatore di Forza Italia, Massimo Mantovani, che ha fatto gli onori di casa, sintetizza il tutto così: “Il quadro dipinto da Brunetta non fa una piega, credo che alle prossime  amministrative la sinistra avrà brutte sorprese”. E per stringere ulteriormente i bulloni della coalizione, in settimana sono stati messi in agenda una serie di incontri.

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