Bastia

“Il Gualdo ci crede”

Campese vuole i tre punti contro il Bastia
L’ex: “Coi bastioli fu un’esperienza breve ma bellissima:sfiorammo i playoff”
GUALDO TADINO – E’ stato un ottobre fin qui decisamente nero per il Gualdo. Un solo punto racimolato in quattro partite, due reti realizzate a fronte delle sei subite ed una classifica che vede i biancorossi di Roberto Balducci al terzultimo posto a quota cinque punti. Nel cammino tribolato dell’ultimo mese, c’è posto anche per l’eliminazione in Coppa ad opera della Nestor, con il sogno della finalissima sfumato ad un passo dal traguardo. Nonostante la situazione si presenti critica,a Gualdo c’è poco spazio per l’autocommiserazione e lo sconforto.Ecco allora che la gara al “Luzi” di domenica contro la capolista Bastia non viene vista come un ostacolo difficile da superare, quanto piuttosto come un’opportunità di mettere fine al periodo nero e di volare pagina per scrivere un capitolo nuovo nel campionato del Gualdo. A suonare la carica è il capitano biancorosso Marco Campese, nell’occasione anche ex di turno per aver vestito la maglia del Bastia nella stagione 2005/2006.“E’ stata per me un’esperienza breve – racconta Campese –ma ricordo con molto affetto i pochi mesi trascorsi a Bastia.Sono stato accolto benissimo.Dopo Gualdo, quella bastiola è una piazza illustre, ben organizzata ed importante per struttura, tradizione e tifo.Dopo il mio arrivo, ricordo che pareggiammo con la Pontevecchio per poi battere 4-1 l’Arrone che in quell’anno ha poi vinto il campionato. A fine stagione abbiamo sfiorato i play-off”.Oggi la posta in palio sarà alta, con motivazioni opposte,ma con la stessa intensità su entrambi i fronti. “Vogliamo e cerchiamo i tre punti.Sappiamo che una vittoria cancellerebbe in un colpo solo le ultime settimane e ci rilancerebbe a centro classifica”.Quali sono i mali di questo Gualdo? “A questa squadra manca qualcosa, nel senso che non siamo ancora riusciti ad esprimere al meglio le nostre potenzialità. Non meritiamo questa classifica e dobbiamo prendere consapevolezza del fatto che siamo in grado di fare di più. Siamo stati poco concreti in fase realizzativa, è
vero e a turno è capitato a tutti di sbagliare gol facili e mancare occasioni clamorose.Stiamo lavorando sui perchè e sugli errori fatti. Succede che se giochi bene ma non riesci a segnare, al primo errore prendi gol, in più di un’occasione all’ultimo minuto subentra la
delusione, la sensazione di faticare tanto per poi non ottenere nulla.Abbiamo risentito anche dell’eliminazione dalla Coppa perchè, oltre a spendere tanto fisicamente, abbiamo speso anche psicologicamente. Non per questo siamo intenzionati a mollare.
Nel nostro spogliatoio questo non può accadere e lo abbiamo dimostrato anche l’anno scorso quando, in un momento difficile, è stato proprio l’affiatamento che ha permesso al gruppo di avere quella marcia in più che ci ha poi portato ai play-off. Sarà così anche questa volta. Abbiamo dalla nostra parte anche la società che ci permette di continuare a lavorare tranquilli.L’esperienza ci insegna che solo così si può venir fuori dalle situazioni difficili”.Tornando indietro con la memoria,Campese ricorda un’altra stagione simile. “E’stato il mio ultimo campionato da professionista a Gualdo,stagione 2004/2005. Eravamo ad otto punti di distanza dalla sestultima.Siamo stati un mese e mezzo
senza vincere, un mese senza fare gol. Ricordo che quando siamo tornati a vincere e a fare gol, è stato come se avessimo vinto la Champions.
La squadra ha ripreso a girare,a fine stagione ci siamo salvati ai play-out. Siamo arrivati a disputarli con la consapevolezza
che ce l’avremmo fatta. I momenti difficili sono fatti per essere superati ed è quello che faremo anche quest’anno”.
di MONIA BOCCALI

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