Bastia, su addizionale Irpef e Tasi

Il “ni” del M5S
I grillini d’accordo sull’innalzamento dell’imposta sulle persone e contro quella della Tasi

BASTIA UMBRA – Il Consiglio comunale nella seduta del 30 gennaio scorso ha approvato a maggioranza il bilancio di previsione 2015 con la relativa manovra tributaria e tariffaria,il bilancio pluriennale 2015-2017 e il programma triennale delle opere pubbliche. All’esposizione del bilancio effettuata dall’assessore Roberto Roscini è seguita un’ampia discussione che si è conclusa con la votazione avvenuta a tarda notte.«Anche il bilancio 2015 – si legge in una nota dell’Amministrazione – risente dei forti condizionamenti imposti dalla legge statale che ha reso sempre più stringenti i vincoli di bilancio per i comuni a causa della crisi economica e finanziaria che perdura in Italia; in concreto, i condizionamenti sono costituiti dalla riduzione dei trasferimenti statali che nel 2015 sono stimati in 866 mila euro. Il taglio del 2015 si somma a quelli degli anni precedenti, in sei anni dal 2010 al 2015 la somma dei tagli dei trasferimenti ha raggiunto la somma di 10.888.000 euro.L’amara realtà – proseguono dal Comune – è che l’Amministrazione non è destinatario più di trasferimenti statali; è il Comune di Bastia che deve trasferire allo Stato Italiano, nel
2015, la somma di 1.017.000 euro.A fronte di questo prelievo forzoso è stato necessario aumentare le imposte comunali quali la Tasi e l’addizionale comunale mentre non è stata aumentata l’Imu. Gli aumenti – proseguono dal palazzo comunale – non hanno riguardato l’imposizione relativa alla casa di abitazione e alle case date in uso gratuito ai parenti in linea retta di primo grado. Un aumento della Tari di circa l’8% è stato reso necessario oltre che per l’aumento dei costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti anche per migliorare la raccolta differenziata che sarà effettuata aumentando le frequenze di raccolta ed estendendo anche nelle zone che utilizzano il sistema poker, l’uso del mastello per la raccolta dei rifiuti umidi. L’aumento delle tariffe – conclude l’Amministrazione – non ha riguardato gli asili nido e sono state salvaguardate le fasce più deboli della popolazione che non hanno subito aumenti per quanto riguarda i costi della mense scolastiche e dei trasporti scolastici.Un approccio, quello della Giunta che non va giù al M5S bastiolo. «Grazie al governo Renzi dicono i grillini – il cui unico intento è svolgere pedissequamente i compiti impartiti da Bruxelles, il nostro Comune riceve in regalo un ulteriore taglio dei trasferimenti statali per circa 850 mila euro che, sommati ai 350 mila euro minimi previsti per le manutenzioni improcrastinabili, formano un deficit di bilancio di 1,2 milioni di euro da coprire a cura dei contribuenti bastioli. Non è difficile comprendere come tali minori trasferimenti statali siano anche la diretta conseguenza della mancata individuazione di coperture finanziarie degli 80 euro mensili, elargiti da Renzi da maggio 2014 evidentemente per vincere le elezioni europee,novella forma di voto di scambio.L’amministrazione bastiola si è pertanto trovata di fronte ad un difficile bivio: tagliare i servizi o aumentare le tasse? Con i servizi già al minimo della sufficienza per una cittadina del nostro livello, l’unica strada perseguibile è stata l’aumento delle tasse agli inermi concittadini Certamente – dicono i Cinque stelle – si poteva fare meglio, magari mettendo insieme le idee della cittadinanza. Non siamo favorevoli ad aumenti indiscriminati di tasse , ma piuttosto ad un’attenta analisi dei costi di funzionamento del comune, evitando gli sprechi ed ottimizzando le risorse già presenti. Abbiamo espresso in Consiglio il nostro parere favorevole per l’aumento dell’addizionale Irpef che comunque colpisce chi un reddito già ce l’ha, ma abbiamo contrastato con forza la scelta di aumento della Tasi, tassa che colpisce anche chi non ha reddito.

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