Bastia

IL FATTO RUBAVANO I PEZZI DI UNO SCOOTER DA UN MAGAZZINO QUANDO SONO STATI SORPRESI. VIOLENTA COLLUTTAZIONE

Aggrediscono il titolare di una carrozzeria: due arresti TENTATA RAPINA in una carrozzeria: malmenato il proprietario, arrestati dai carabinieri i due autori. Sono entrambi albanesi: uno di vent’anni, l’altro minorenne. Ci sono stati momenti di paura l’altra sera in un’officina dell’assisano. Uno dei titolari dell’attività si era trattenuto più del solito, dopo l’orario di chiusura, per compilare alcuni documenti. Verso le ventidue ha sentito dei rumori provenienti dal magazzino dove vengono custoditi anche i ciclomotori sequestrati dalle forze dell’ordine. L’uomo si è allarmato, ha lasciato le scartoffie, ha impugnato una torcia e, con molto sangue freddo, si è diretto verso il luogo dal quale giungevano i rumori. Subito ha notato un buco sulla rete metallica che delimita la struttura e, soprattutto, la sagoma di un uomo che, completamente vestito di nero, armeggiava intorno a uno scooter; alla fine si è scoperto che stava smontando alcune parti del mezzo a due ruote: il manubrio, la marmitta e la carenatura.Il carrozziere non si è perso d’animo, ha afferrato il telefono cellulare e ha composto il numero 112 per richiedere l’intervento dei carabinieri. Ma la richiesta di aiuto è stata bruscamente interrotta; l’uomo, infatti, mentre era al telefono, è stato aggredito alle spalle da un secondo complice che gli è saltato addosso impedendogli così di ultimare la chiamata di emergenza. La colluttazione è stata assai violenta, con i due rapinatori che hanno avuto il sopravvento, ferendo il poveretto in varie parti del corpo; al pronto soccorso è stato poi giudicato guaribile in una decina di giorni.I due stranieri, vista la malaparata, si sono quindi dati alla fuga; nel frattempo però i militari dell’arma avevano già raggiunto la zona e individuato il luogo da dove era partita la richiesta di aiuto. In breve sono riuscire a bloccare i due malviventi che, nel tentativo di far perdere le proprie tracce, si erano divisi; uno portava anche i ‘segni’ della colluttazione, tanto da rendere necessarie le cure dei sanitari.Per i due sono dunque scattate le manette: il maggiorenne è stato rinchiuso nel carcere di Capanne, il secondo nel centro di accoglienza minorile di Firenze.

di MAURIZIO BAGLIONI

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