Bastia

Il Deruta beffa il Bastia

A tempo scaduto Marinacci trova la zampata vincente: 2-1


Tobia: “Non dovrebbero. festeggiare”


DERUTA: Bonacci 6, Baldassarri 5,5 (4l’ st Trollini svl, Vergaini 6, Bartolo 5, Poggiani 6, Zanchi 6, Curti 6 (8’st Pimponi sv), Marinacci 7, Baciocchi 5.5, Mercuri 6.5, De Luca 5,5 (25’st Giorni sv). All.: Recchi. A disp.: Cuccagna, Bistoni, Crugliano, Tufo.
BASTIA: Tajolini 6, Scarcella 6.5, Brunelli 6, Ricciarelli 6 (11′ st Passetti s.v.), Bel-castro 6, Romoli 6.5, Marchi 6 (33′ st Ubaldi s.v.), Pannolini 6, Cioci 5, Marianeschi 6 (20′ st Vantaggi s.v.1, Marchetti 5. AH.: Tobia. A disp.: Gori, Ricci, Nome, Torrioni. ARBITRO: Peruzzi di Perugia (Antonelli, Colucci)
RETI: 12′ pt Romoli, 11′ st Mercuri, 47′ st Marinacci NOTE: espulso al 13′ st Marchetti


DERUTA – Sic transit gloria mundi. Basta veramente poco, un guizzo, una scintilla per sgretolare le solide certezze costruite. Il Bastia oggi potrebbe stenderne un trattato. Marinacci, capitano azzurro, con un destro chirurgico trafigge a tempo scaduto Tajolini, facendo franare di colpo morale e talloni avversari. La perla del golden boy azzurro rompe un equilibrio credibilmente e tenacemente costruito dai biancorossi e mai in verità minacciato dalla svogliata presunzione di casa, perennemente incapace di sfruttare anche la superiorità numerica. Eppure i prodroni lasciavano presagire dell’altro; per ben tre volte Baciocchi impegnava nell’ordine Belcastro e Tajolini senza fortuna, così alla prima occasione il Deruta va sotto; da uno stanco fallo di un piccolo Bartolo, Marianeschi spedisce a centro area dove un casuale tacco di Belcastro pesca un reattivo Romoli che incorna bruciando Zanchi. Il Bastia cerca il suggello, ma un probabile rigore di Bonacci su Marchi al 22′ viene mascherato e dimenticato da un pretenzioso vantaggio. Al Deruta manca il lampo, la fiamma, quel quid che accende l’idea corale, trasformando una squadra piatta in un feroce collettivo. Massimo Mercuri quel quid ce l’ha e nonostante una prestazione sotto tono, complici anche dei problemi alla schiena, pensa ad un gol di nuca all’11’ per riequilibrare i piatti della bilancia. Il Bastia incassa, il pari può anche andar bene; e per rendere il punto ancora più gustoso Marchetti al 13′ si fa cacciare per doppia ingenuità; come spesso capita il Deruta non si accorge di avere un uomo in più e non alza il ritmo come avrebbe dovuto, giocando a racchettoni sulla spiaggia. Il 90′ è di la a venire, l’idea fa sempre la differenza, e così, preso il coraggio, Marinacci scaglia il dardo mortale e dai venti metri trafigge e uccide un encomiabile Bastia che avrebbe ampiamente meritato un risultato positivo.
Interviste Alessandro Antonini sfodera il sorriso delle migliori occasioni, parlandoci di questa strana ma legittima vittoria: “Chiaramente il risultato più giusto sarebbe stato il pari, per carità, però un gol come quello che ha fatto il nostro capitano, Giacomo, merita da solo i tre punti, l’intera posta in palio, onore delle armi al Bastia che ci ha messo in difficoltà nonostante le pesanti assenze”. E’ un fiume in piena invece Tobia, oggi più feroce di un ‘cinghiale’: ‘Non è possibile andare avanti così, premiano sempre chi viene prima in classifica, come in Coppa, il rigore per noi era netto, e poi loro hanno fatto soltanto un tiro in porta, di fronte ai nostri ‘bambini’ che hanno orchestrato alla grande, sono molto deluso meritavamo molto di più… Non si può esultare per vittorie di questo tipo, io non lo farei”.
Andrea Roscini

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