Bastia

Il decreto spacca la politica regionale

DAI PALAZZI
Pareri alterni sui nuovi provvedimenti sulla sicurezza


PERUGIA – Dalla sfera politica non potevano mancare le reazioni al decreto sicurezza del Governo e alla mobilitazione dei residenti avvenuta in molte città per organizzare servizi di controllo del territorio.
Dalla parte dei contestatori della ronde si schiera il sindaco di Bastia Umbra, Francesco Lombardi, il quale ritiene che la misura del Governo “non affronta il problema dell’ordine pubblico e sfrutta invece l’emotività ed il senso di insicurezza dei cittadini”. “La nostra struttura – continua il sindaco – collabora con le forze dell’ordine e da oltre due anni utilizza i volontari dell’Auser per presidiare alcuni luoghi che potrebbero presentare elementi di rischio: l’ufficio postale ed il percorso verde”.
A Terni, invece, il consigliere azzurro Giovanni Deangelis sostiene che “in città le ronde già esistono – dice – e le ha volute proprio il Comune, nell’ambito del progetto Osservazione e vigilanza, esattamente come quelle proposte dal Governo. Pro-getto che coinvolge -continua il consigliere di FI -in particolare carabinieri in congedo, affidando loro compiti di sorveglianza disarmata del territorio, in contatto costante con le forze dell’ordine mediante cellulari forniti dall’Ente. E’ un’iniziativa positiva – sottolinea Deangelis – e che ricalca gli stessi obiettivi che il Governo vorrebbe estendere su tutto il territorio nazionale”.
“Servono più controlli per Terni”, afferma, invece, Niccolò Francesconi, coordinatore regionale della Destra libertaria del Pdl. “Per la sicurezza dei cittadini – continua – bisogna istituire ronde di controllo nelle zone industriali e nei luoghi più a rischio come parchi e giardini pubblici. Bisogna instituire video-sorveglianza e controllare l’illuminazione”.
Le ronde previste dal decreto sicurezza ricalcherebbero una proposta del capogruppo regionale della Destra, Aldo Tracchegiani, che vanta il primato dell’idea. “Nel luglio 2006 – sostiene il consigliere – ho presentato la proposta di legge sull’istituzione del servizio di sentinella ambientale, nella quale prevedevo l’uso delle sentinelle ambientali, debitamente istruite, come volontari tanto per le questioni relative al territorio e all’ambiente, quanto come figure di monitoraggio del territorio tout-court, con possibilità di contattare le forze dell’ordine”.

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