Davvero interessanti le dichiarazioni dell’Assessore Tabarrini sulla protesta dei Comitati sul sottopasso di S. Rocco sabato scorso. Usa gli stessi sistemi di altri tempi: falsità, arroganza, intimidazioni, ben altra cosa che governare o ascoltare i cittadini.
Perché l’assessore si è permesso di rivolgersi all’inizio della manifestazione del Comitato a coloro che allestivano i manifesti invitandoli a stare calmi perchè dall’altra parte c’erano cittadini arrabbiati che potevano creare problemi di ordine pubblico? Intimidazione o provocazione?
Perchè lamenta di non essere stato invitato, quando non era invitata l’Amministrazione ma solo le forze politiche, i comitati ed i cittadini? Non ha avuto il coraggio di parlare avendo asserito alla mia presenza: me ne vado perchè questa è un’azione politica. Ha paura della politica vera fatta con i cittadini?. Ha invitato me ed altri che si confrontavano sui diversi punti di vista a separarci e fare la nostra manifestazione. E’ questo il suo alto senso di civiltà, politica, democrazia?
E la legalità: il Sindaco, due assessori , due consiglieri partecipavano alla contro manifestazione senza nessuna autorizzazione: chi sono loro per agire contro le regole della legalità?
Da chi sono protetti e a favore di chi fanno queste cose?. La democrazia è altro da quello che dichiara e fa l’Assessore Tabarrini e i cittadini presenti lo hanno chiaramente capito Non ci si mette in gioco, da amministratori, partecipando ad una contro manifestazione non autorizzata e dichiarata da Tabarrini pure pericolosa per l’animosità dei partecipanti. Ma non si vergogna a trattare i cittadini tutti, al di là dei colori politici, in questo modo?
Dove sta precipitando Bastia , la sua vita, la sua politica?. Finalmente i cittadini si organizzano e senza paura, nonostante atti e parole inadatte della maggioranza, hanno il coraggio di scendere in piazza: lo fanno perché sono puliti, trasparenti , coraggiosi, democratici. Questa è, comunque vada il sottopasso di S.Rocco, la vera grande conquista di Bastia in questi anni.
Rosella Aristei
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