Bastia

Il convivente la prende a botte e lei si getta giù dal balcone

Bastia Umbra: il litigio davanti alla figlia di 11 anni. Arrestato l’uomo
Per salvarsi dalla furia del convivente che la stava picchiando selvaggiamente davanti agli occhi della figlia undicenne, una donna si è lanciata nel vuoto dal terrazzo della loro abitazione al primo piano di una palazzina di Bastia Umbra. Il grave episodio si è verificato nella notte tra giovedì e venerdì. Fortunatamente, nonostante il violento impatto al suolo, la donna non ha perso i sensi e ha chiesto aiuto. Alcuni passanti che hanno assistito alla scena hanno chiamato il 112. Sul posto sono arrivati immediatamente i carabinieri della Compagnia di Assisi che hanno chiamato il 118 per soccorrere la donna e hanno arrestato l’uomo per lesioni e maltrattamenti. La donna, una 31enne slovacca residente a Bastia insieme al convivente di 38 anni e alla figlia di 11, è stata portata in ospedale dove le sono state riscontrate una serie di fratture delle ossa del bacino e degli arti inferiori, per una prognosi di 40 giorni. L’uomo aveva iniziato a prendere a calci e pugni la vittima al culmine di un litigio scoppiato per futili motivi. L’aggressione è stata violentissima, visto che la donna, pur di sfuggire al suo aggressore, ha deciso addirittura di buttarsi da balcone. L’uomo è stato portato in carcere a Perugia, dove questa mattina è stato interrogato. E’ noto alle forze dell’ordine per numerosi precedenti penali.

Bastia Umbra-PER SFUGGIRE alla collera del compagno si è gettata dal terrazzo di casa. E’ avvenuto a Bastia, giovedì sera, quando una donna slovacca di 31 anni non avendo altra scelta si è lanciata dal primo piano del palazzo in cui vive pur di evitare le botte dell’uomo, un 38enne italiano con precedenti penali. Futili motivi, ancora una volta, alla base della discussione sfociata in violenza alla presenza della figlia undicenne della coppia che ha assistito impotente alle vessazioni subite dalla mamma. La donna, in maniera istintiva, ha capito che l’unico modo per tentare di salvarsi dai calci e pugni dell’indagato era quello di lanciarsi dal terrazzo.
COSI’ ha aperto in fretta e furia la finestra, ha scavalcato la ringhiera di metallo e si è tuffata nel vuoto. Un tudffo di circa tre metri che le ha permesso di salvarsi dall’aggressore infuriato ma, soprattutto, di riuscire a chiedere aiuto alle forze dell’ordine. L’uomo infatti è stato arrestato per maltrattamenti e lesioni. Atti, quelle inviati dai carabinieri di Bastia Umbra, che in procura andranno ad aumentare il volume delle carte contro il 38enne già indagato in precedenza per altre questioni. Nel fascicolo però — è stato riferito in caserma — c’è finito pure il referto medico stilato dai sanitari del pronto soccorso che hanno medicato la poveretta: la prognosi nei suoi confronti è di quaranta giorni. Dagli accertamenti svolti in ospedale e dalle lastre le sono state riscontrate fratture multiple al bacino e alle gambe.
LA DONNA si trova ora ricoverata nella struttura complessa di ortopedia e traumatologia del Santa Maria della Misericordia di Perugia (diretta dal professor Auro Caraffa). L’impatto con l’asfalto, infatti, seppur da un’altezza non eccessiva, è stato comunque violento. La slovacca non ha perso i sensi e seppur dolorante ha trovato la forza di raccontare quanto accaduto ai militari della pattuglia del Radiomobile della Compagnia carabinieri di Assisi, che pochi minuti dopo la chiamata al 112 hanno raggiunto la strada in cui risiede la coppia. Gli investigatori hanno ricostruito la vicenda: dopo l’ennesimo litigio il 38enne avrebbe perso il controllo, scagliandosi contro la donna e colpendola ripetutamente. L’aggressione è stata così violenta da costringere la vittima a gettarsi dal terrazzo, anche per permettere alla figlia di fuggire dall’abitazione.

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