COMUNICATO STAMPA
Organizzata dalla Provincia di Perugia e dalla Soprintendenza Archivistica
Il Comune di Bastia Umbra ha partecipato alla realizzazione della mostra “Inno alla libertà”, organizzata ed allestita dalla Provincia di Perugia in collaborazione con la Soprintendenza archivistica per l’Umbria. Il volume e la mostra, che gli è associata, nascono dalla comune volontà della Provincia di Perugia e della Soprintendenza Archivistica per l’Umbria di rappresentare il protagonismo delle 59 realtà comunali e dei documenti che esse conservano in tema di epopea risorgimentale.
La mostra è allestita nella Loggia di Ponente del Palazzo della Provincia, dove resterà a disposizione del pubblico fino al 20 marzo 2011.
Per quanto riguarda Bastia Umbra, la ricerca, svolta nell’Archivio storico comunale dall’ archivista di stato dottoressa Monica Falcinelli, incaricata dalla Soprintendenza archivistica per l’Umbria, ha portato alla luce dei documenti che danno testimonianza locale delle tappe percorse dal Risorgimento nazionale. Dall’Archivio di Bastia sono emersi i documenti più antichi presenti alla mostra, datati 1821, ambedue firmati dal Gonfaloniere Francesco Ansideri. Il primo, del febbraio 1821, è una nota di spese occorse per il casermaggio dato alle truppe austriache, “che transitarono e pernottarono in questo Comune di Bastia”; nella seconda, del dicembre 1821, il Gonfaloniere prende atto della trasmissione della lettera apostolica contro la “Società dei Carbonari” impegnandosi a prendere provvedimenti in merito.
E’ dell’ aprile1831 la lettera di risposta alla comunicazione pervenuta dalla Delegazione Apostolica di Perugia, sull’istituzione di una Commissione civile e militare “riguardante coloro che presero parte alla ribellione”. Un testimone scrive che non si formò mai un Comitato in Bastia, “ma rimasero puranco nella ribellione il Priore ed Aggiunti” già in carica. Nonostante questo egli racconta che “nel martedì di Carnevale 15 febbraio (1831) mentre questa popolazione pacifica si divertiva con le Maschere, giunsero inaspettatamente verso le ore ventidue in un legno due assisani domiciliati da tempo in Perugia, i quali portavano la coccarda tricolore nel cappello”; i due cercarono subito del Podestà e non trovandolo si rivolsero al suo facente funzione (che scrive), “avvertendolo della mutazione di governo” e dandogli un manifesto “(il primo emanato dal Comitato Provisorio di Perugia)”, chiedendone l’affissione, che fu effettuata. Il manifesto trattava della eliminazione del Dazio sul macinato e della diminuizione del prezzo del sale.
Le altalenanti vicende che portarono all’Unità d’ Italia appaiono spesso con toni drammatici dalle carte conservate nell’archivio storico comunale di Bastia. Un’ulteriore testimonianza delle preziose memorie che troppo spesso giacciono sconosciute negli Archivi storici comunali, un tempo parte fondante della “cosa” civica ed oggi, al contrario, privi di attenzione da parte degli amministratori.
Bastia Umbra, 20 gennaio 2011
Ufficio Stampa del Sindaco