Bastia

Il Consiglio torna al lavoro in un clima risanato

La coalizione di centrosinistra va all’appuntamento con spirito rinfrancato


BASTIA UMBRA – Domani sera (ore 20) si riunisce il consiglio comunale. All’ordine del giorno ben tredici punti.
La coalizione di centrosinistra si presenta a questo appuntamento particolarmente rinfrancata, dopo l’accordo politico raggiunto in questi giorni, Urbanistica e servizi sociali sono ora di competenza della Margherita. Assessorati di un certo “peso”; il sindaco Francesco Lombardi ha assegnato il mandato rispettivamente a Giorgio Antonini e a Nadia Cesaretti (vicesindaco con delega anche allo sport). Al consigliere della Margherita Gabriella Bonciarelli sono state affidate le competenze per i gemellaggi.
Nella seduta consiliare di domani, oltre ad alcuni piani attuativi di iniziativa privata, si discuterà anche dell’approvazione di un protocollo d’intesa tra il Comune di Bastia Umbra e la Asl m 2 per la realizzazione della nuova sede del distretto sanitario (Palazzo della salute). Saranno poi esaminate la mozione presentata dal gruppo consiliare della Margherita (modifica dell’art. 37 del vigente regolamento edilizio) e la mozione presentata da Forza Italia – Cdl (concorso di idee per la realizzazione di percorsi ciclabili e pedonali che rappresentino una dorsale cittadina per il collegamento di una rete urbana più vasta). Si spera innanzitutto che la discussione sia caratterizzata dal “buon senso e dal rispetto altrui”. Si ricorda ancora il violento alterco tra Massimo Geoli (Comunisti Italiani) e Massimo Mantovani (Forza Italia) accaduto nel corso del recente consiglio comunale. Polemica verbale molto accesa che per poco non sconfinò in rissa, Mantovani attaccò duramente la sinistra, per poi ricordare infine la nomina retribuita ricevuta da Geoli (definito “parassita”) all’interno dell’Ato n. 1. Accuse rigettate con estrema determinazione dallo stesso Geoli che afferma: “Quando Mantovani si è espresso sulla vendita dei farmaci nelle Coop, ha fatto intendere ai presenti che ciò non era nell’interesse dei cittadini, bensì si trattava di uno spregevole scambio di favori tra politica e Coop, In quel momento – prosegue Geoli – ho semplicemente fatto notare che il provvedimento dei governo non riguardava solo le Coop rosse, ma tutti i supermercati i quali appartengono a diversi proprietari, alcuni di loro di centro destra. Inoltre, migliaia di laureati farmacisti potevano finalmente trovare lavoro proprio nella grande distribuzione, in quanto i supermercati per vendere farmaci devono assumere un laureato farmacista. Per quanto riguarda me -prosegue Geoli – il mio stipendio all’Ato n. 1 (consorzio di 38 comuni) per gestire le risorse idriche intese come acquedotti, fognature e depurazione, è di 700 euro al mese. Sono un artigiano idraulico – precisa ancora lo stesso Geoli – e lavoro da quando avevo 16 anni (oggi ne ho 48) nei cantieri. Tuttora continuo a lavorare al caldo e al freddo. Se mi ammalo non sono pagato da nessuno e la mia famiglia la sostengo facendo l’artigiano”.
Roldano Boccali

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