Il Consiglio si divide sulla ristrutturazione del vecchio palazzo comunale

Mantovani intende sottoporre il piano di miglioramento sismico alla Soprintendenza per i beni storici e culturali 
 
BASTIA — La ristrutturazione della vecchia sede comunale spacca l’assemblea consiliare che, l’altra sera, ha approvato a maggioranza il piano di miglioramento sismico, mentre le minoranze hanno votato contro. Non solo la pratica non si è chiusa con questo voto, ma potrebbe avere strascichi anche in sede di valutazione ambientale, secondo le intenzioni espresse da Massimo Mantovani di sottoporre il piano alla valutazione della Soprintendenza umbra per i beni storici e culturali. Mantovani, che pur non avendolo ufficializzato in consiglio, è ormai dentro Forza Italia con prospettive concrete di ricandidarsi in consiglio regionale nella prossima tornata elettorale, è stato tra i protagonisti di questo duro confronto sul problema della ristrutturazione della porzione più antica della residenza municipale.
La sua contrarietà al piano era stata anticipata in commissione consiliare, quando aveva evidenziato l’eccessivo onere della spesa per l’intervento, finanziato con un contributo regionale di poco superiore a 400mila euro, ma che costerà al Comune circa 800mila euro. Arrivato all’esame del consiglio il piano, che prevede anche l’innalzamento di 80 centimetri del tetto per ricavare uno spazio per i magazzini, costerà all’incirca un milione e 200mila euro, a causa dell’aumento del preziario delle tariffe edili varato lo scorso agosto. L’aumento della spesa ha convinto tutte le opposizioni a schierarsi contro; il capogruppo della CdL Fabrizio Masci ha evidenziato che, nonostante la ristrutturazione, non si risparmieranno gli oltre 80mila euro all’anno per gli affitti dei locali per gli uffici del Comune. Il rifondatore Ciotti, invece, ha evidenziato negativamente l’aspetto estetico e di valenza storica dell’intervento a causa dell’elevazione di 80 centimetri dell’antico edificio. Di diverso parere, invece, la maggioranza e in particolare i Ds, ai quali si è affiancato il sindaco, per sostenere l’utilità dell’intervento al fine di rendere più moderna ed efficiente la sede comunale. Non sono escluse, tuttavia, possibili modifiche in sede di redazione del progetto.

M.S.