Salmonella a scuola

BASTIA UMBRA Il Comune di Bastia Umbra ribadisce in una nota la “b ontà” del suo operato sui molteplici casi di salmonella che hanno colpito le scuole del territorio e lo fa rispondendo – tramite il sindaco Erigo Pecci e l’assessora Elisa Zocchetti – all’interrogazione dei consiglieri Catia Degli Esposti, Paola Lungarotti, Giulio Provvidenza, Fabrizio Raspa e Stefano Santoni. Lo fa con una nota in cui svela – dopo che l’ultima comunicazione parlava di 33 casi -dal 4 novembre, a un mese dall’esplosione del caso salmonellosi, di essere venuto a conoscenza che il computo dei casi era più che raddoppiato, salendo a 69. Lo stesso numero fornito giovedì dall’Ecdc, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie di Solna, che oltre a fornire il numero esatto di casi riconduce a uno o più lotti di pomodori la “colpa” di numerosi casi di salmonella.Nello specifico il Comune ricorda che venerdì 4 ottobre veniva “ipotizzata la presenza di un possibile caso di salmonella”, confermato poi con una pec il 5 anche se la mail è stata vista solo il 7, vista la chiusura degli uffici. Immediatamente sono stati attivati tutti i protocolli del caso e quando il 22 ottobre gli esami sono risultati tutti negativi il 24 è stata disposta, a partire da lunedì 28 ottobre, la revoca della sospensione dell’attività del punto cotture e dei terminali di distribuzione. Sempre il 24 ottobre, infine, la giunta ha anche deliberato di continuare fino al 30 novembre 2024 le attività di sanificazione, pagate dal Comune, all’interno dei plessi scolastici .
F.P.

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