Consiglio comunale aperto sulla crisi delle officine. I lavoratori contestano: “L’azienda si lascia morire”-Caccia a una banca che anticipi gli stipendi a tutti i dipendenti E’ bagarre sulla delocalizzazione
BASTIA UMBRA-La tutela dei lavoratori innanzitutto:una responsabilità a cui nessuno intende sottrarsi a partire dalla politica, che in maniera condivisa ha deciso di far entrare la crisi Franchi in municipio dalla porta principale con la convocazione di un consiglio comunale aperto.La massima assise si è riunita in una partecipatissima seduta dai toni piuttosto pacati,che ha dato luogo a un confronto molto ampio, ben lontano dalla sterile recita di un “de profundis” ma, anzi,concreto e costruttivo.Recependo l’invito del segretario provinciale della Fiom,Giannini, il sindaco Ansideri si è dichiarato pronto ad attivarsi nella ricerca di un istituto di credito che anticipi quanto dovuto ai dipendenti, i quali,in qualità di creditori privilegiati,verranno soddisfatti integralmente secondo quanto previsto dal concordato preventivo depositato il 9 gennaio,mentre ai creditori chirografi andrà un parziale, seppur rilevante, 64%. Quanto al livello occupazionale, 27 su 54 dipendenti sono stati riassorbiti dalla Ofm Franchi,con la speranza di aumentare il fatturato per ripristinare gli originari livelli occupazionali.Numerosi i dipendenti intervenuti,che attraverso i rappresentanti hanno manifestato profondo rammarico nei confronti dell’azienda, rea di aver “messo per strada ventotto famiglie senza preavviso”. Un epilogo definito “inevitabile” e “prevedibile” per un’azienda “poco lungimirante e mai al passo coi tempi”che “tenterà di sopravvivere qualche mese”ma che, in fondo, “ha già deciso di morire”. Alla luce di questa convinzione i lavoratori hanno chiesto agli amministratori di fermare l’avanzamento del Paim Franchi, il piano di recupero urbanistico che prevede, secondo la convenzione sottoscritta nel 2005 da Comune e Franchi, la delocalizzazione dell’azienda nella sede di Ospedalicchio e la successiva riqualificazione dell’area delle officine. “La Omf ha intenzione di delocalizzare a Ospedalicchio” ha rassicurato l’avvocato Bacchi,non convincendo tuttavia il segretario del Prc Amelia Rossi secondo cui “le mosse fatte finora non lasciano intendere un rilancio dell’azienda”,che, se davvero intenzionata ad andare avanti, deve “presentare perlomeno un piano industriale”, come sugggerito dal consigliere Pd Casagrande, contrario a “barattare posti di lavoro con la speculazione”. “Il piano – ha replicato l’assessore all’Urbanistica Luca Livieri – deve andare avanti non per l’azienda,ma per la città di Bastia”, al fine di incentivare uno sviluppo che tuteli l’occupazione anche a costo di cercare altri investitori nell’ipotesi di un passo indietro della Franchi,la quale, secondo il Pdl, “da tanti anni aspettava risposte certe dalle amministrazioni comunali precedenti e, se ci fosse stata maggiore volontà e velocità, forse le cose non sarebbero andate così”.
di Sara Caponi