HA OSPITATO LA PROIEZIONE DI UN FILM TRA SUORE SORPRESE E PUBBLICO INCURIOSITO
BASTIA UMBRA —IL CINEMA entra… in convento. Il chiostro del Monastero Benedettino, restaurato dopo il terremoto, ha accolto il pubblico di «Bastia Estate». Una novità rispetto alla tradizionale riservatezza di questo convento, che fino a pochi anni fa era di clausura. Le benedettine di Sant’Anna, però, da sempre hanno avuto rapporti stretti con la comunità locale, soprattutto in tempi difficili come nel corso dell’ultima guerra mondiale. Alla proiezione di martedì sera del film «La città ideale» di Luigi Lo Cascio hanno assistito numerosi bastioli, alcuni incuriositi anche dal luogo dell’evento. Alla fine il chiostro si è rivelato accogliente quanto un cinema con una comoda platea e addirittura due gallerie, rappresentate da due terrazze.
COME hanno vissuto le suore questa esperienza? «Bene, perché il pubblico — rivela madre Cecilia Aspergo, badessa del convento — ha tenuto un atteggiamento educato, anche nei toni». Diventare luogo pubblico della città, anche se di pregio, cambia qualcosa nella vostra vita? «Abbiamo aderito all’invito del sindaco Ansideri — sottolinea suor Cecilia — ma è nostra intenzione non sottrarci alle novità che possono favorire un positivo inserimento nella vita sociale e culturale della città». E la foresteria? «Non decolla per mancanza di richieste». Fatica ad entrare nel circuito francescano, anche se le benedettine di Bastia gestiscono la chiesa del cimitero, che è uno dei luoghi simbolo del francescanesimo.
m.s.
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