Bastia

Il Centro Storico di Bastia Umbra

Il progetto è incompleto e troppo limitato alla sola realizzazione della pavimentazione

Nell’ultima riunione di Consiglio aperto a cui hanno preso parte i cittadini per discutere sul centro storico , abbiamo invitato l’Amministrazione Pubblica a ripensare il centro storico come un“ Contratti di Quartiere II” con programmi innovativi di recupero e riqualificazione urbana , il cui bando di concorso rivolto ai Comuni è stato approvato dalla Giunta regionale dell’Umbria fin dal settembre 2003.
A seguito del decreto del dicembre 2002 del Ministero delle Infrastrutture, la Regione Umbria ha infatti deciso, come altre regioni, di partecipare alla seconda stagione di Contratti di Quartiere.

Circa 20 milioni di euro, al 65 per cento derivanti da fondi statali e per la restante quota da risorse regionali, è l’ammontare dei finanziamenti previsti per la realizzazione dei “Contratti di quartiere II” in Umbria. Ci auguriamo che questa Amministrazione si attivi da subito, per accedere ai finanziamenti già ottenuti da altri Comuni virtuosi e con priorità minore alla nostra.

Consideriamo molto interessante il progetto presentato dall’Amministrazione Comunale ed è innovativa l’idea del percorso illuminato, ma è incompleto e troppo limitato alla sola realizzazione della pavimentazione, che come è stato ribadito chiaramente anche dalla dottoressa Garibaldi, non può essere considerato un progetto di riqualificazione del centro storico, se nel suo insieme non si progettano simultaneamente anche le facciate e le infrastrutture degli edifici ed intorno ad essi.

La necessità di chiudere la zona al traffico anche per recuperare scorci e punti di vista persi, va bene, ma prima è necessario creare le premesse reali affinché il centro sia appetibile alla bottega artigiana o il negozio dei lavori nobili, che ovviamente auspichiamo ritorni a dare lustro e voce alla tradizione commerciale di Bastia.

Il nostro centro storico ha necessità di essere progettato e ristrutturato nella totalità del suo insieme, rispettando la sua natura storica e sociologica , implementando e facendo propri gli imput della società civile che potrà farlo rivivere; pertanto chiunque con un buon senso logico, opterebbe alla realizzazione di un progetto globale legato alla simultanea realizzazione sia della pavimentazione, che delle facciate e strutture degli edifici pubblici e privati, che dei servizi sotterranei e di superfice,tenendo conto che costituire uno dei punti qualificanti ed innovativi dei Contratti di Quartiere, rientra tra i criteri prioritari per l’assegnazione dei finanziamenti, accanto a quelli relativi al contesto demografico ed economico, alle caratteristiche dell’ambito urbano, alla qualità progettuale ed all’indice di fattibilità degli interventi.

Va considerato inoltre che se si avviassero i soli lavori della pavimentazione, quando domani i privati avvieranno i lavori della facciata con allacci e tracce necessarie, la pavimentazione subirà una devastazione inevitabile con aggravi a carico dei cittadini e del bilancio Comunale; ma se proprio si vuole proseguire la strada della sola pavimentazione della piazza, questa Amministrazione potrebbe sempre rivalersi su chi l’ha realizzata o su chi l’ha approvata non tenendo conto della scelta idonea dei materiali, sollevando l’Amministrazione stessa ed i cittadini da tale imprevisto onere.

E’ giusto e condividiamo in pieno quanto espresso dal Sindaco nel riporre la massima attenzione e fiducia nelle Istituzioni e nei dirigenti pubblici , essendo necessario che chi governa sia messo in grado di elaborare con largo anticipo un progetto partecipato soprattutto quanto interagiscono inevitabilmente pubblico e privato; è’ giusto accellerare le procedure affinché i cittadini riscontrino i massimi benefici, nel rispetto delle regole e della pluralità di consensi partecipati e con le massime garanzie che i progetti presentati rispettino l’indirizzo originario e deliberato.

Ma vorrei chiedere al Sindaco se ha mai previsto un controllo sui lavori svolti ..ogni tanto; cosa che non farebbe certo male ai cittadini.

Da un esame della documentazione depositata sul sito della regione si evidenzia che :

Il termine per la presentazione delle proposte di "Contratto di Quartiere 2" è stato stabilito dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti ed eventuali proroghe potranno essere concesse esclusivamente dallo stesso; allo stato attuale la Regione dell’Umbria non ha ricevuto comunicazioni al riguardo, pertanto L’Amministrazione di Bastia può fare in tempo ad accedere ai finanziamenti pubblici, unitamente ai privati purché il progetto sia unico.

Secondo quanto stabilito nel "Bando tipo" predisposto dal Ministero e stando all’orientamento più volte manifestato da esponenti del Ministero medesimo, il Contratto di Quartiere deve pervenire alla Regione con l’eventuale variante allo strumento urbanistico generale, almeno in fase di adozione ai sensi delle normative vigenti.

Va da se che le varianti urbanistiche dovranno essere effettuate comunque nel rispetto delle normative vigenti, in particolare la L.R. 31/97 e successive modifiche e integrazioni.
Nell’ Contesto demografico, sociale ed economico riguardante l’ambito d’intervento i dati statistici o altro da utilizzare sono quelli che alla data di presentazione delle richieste risultano ufficialmente disponibili. Qualora si ritengano obsoleti e quindi poco aderenti alla situazione da descrivere, si potranno proporre delle integrazioni o studi propri che eventualmente la commissione esaminatrice potrà analizzare caso per caso.

I progetti pubblici contenuti nel Contratto di Quartiere e l’affidamento dei relativi incarichi per la progettazione, debbono essere necessariamente in linea con le normative vigenti di settore e approvati in conformità delle stesse;
I progetti debbono essere presentati in scala 1/200 e almeno nella forma "preliminare"- art. 5), lett. f). Possono essere anche presentate progettazioni in fase più avanzata purché comunque l’inizio dei lavori non sia precedente alla data di ammissione a finanziamento.
La progettazione relativa agli interventi privati, dovrà essere effettuata sempre alla scala 1/200 e nella qualità corrispondente al preliminare dei LL.PP.
Altresì è utile rammentare che il quadro finanziario proposto dovrà essere aderente alle necessità reali e in linea con le precisazioni richiamate nel Bando regionale, tenendo presente che le risorse saranno assegnate in funzione di quanto presentato senza possibilità di modifiche o integrazioni.
Dai chiarimenti pubblicati dalla Regione si evince che è importante sottolineare la definizione progettuale affinché rappresenti un aspetto di qualità assolutamente fondamentale nei C. di Q., tale da incidere sui vari livelli di valutazione e sul livello di maggiore o minore fattibilità del singolo programma.

Non è necessario che la partecipazione abbia termine alla data di presentazione delle domande; può essere protratta per il periodo ritenuto opportuno in funzione del singolo percorso di partecipazione programmato e renderlo evidente.

Concludendo considerato che a Bastia ci sono ben tre realtà tipiche di “progetto quartiere” (la Deltaphina, l’area Franchi, il centro storico e l’area Capitini/p.zza del mercato) , sfruttando questo strumento poderoso e le sue risorse economiche si potrebbe ridisegnare la città intera una volta per tutte e come auspicato da tutte le forze politiche da sempre, rilanciare fortemente tutti i settori economici incrementando all’ennesima potenza la nostra Città.; per realizzare questo è necessario che l’Amministrazione si renda disponibile per un costruttivo ed aperto dialogo anche con l’opposizione che volente o no rappresenta una alta percentuale dello spaccato culturale e professionale di Bastia.

Come in passato e con umiltà invitiamo ancora l’Amministrazione al dialogo ed al confronto di idee e progetti in essere. Con la speranza che finalmente si avvii un cammino costruttivo trasversale a tutte le forze politiche, per il bene di questa nostra Città .

Pietro Caimmi
Segretario dell’ Italia dei Valori di Bastia Umbra.

Exit mobile version