Bastia

Il Castelrigone soffre e poi dilaga

Cocciari del Bastia è sereno: “Non siamo rientrati in campo, ma il nostro l’abbiamo già fatto”

Polchi apre, Lillocci, Tabasso e Valli chiudono i giochi: 4-1


CASTELRIGONE: Puntelli 6,5, Vergaini -6,5; VItali 6;5, Sto 6, Dolciami 6,5 Belfiori 6, Valli 7,5 (34′ st Regni sv), Moscatello 6,5, Tabasso 6 (23′ st Roscini 6), Lillocci 6,5 Pirillo 6 (17′ st Romano 6). All: Ceccarini


BASTIA: Tajolini 6, Gorietti 6, Pacchioni 5, Passetti 5, Zanchi 5, Polchi 5,5, Battistelli 6,5 (9′ st Biagini 4), Marchetti 5,5, Mancini 6 (35′ st Mazzola sv), Marianeschi 6 (20′ st Esposito 5,5), Belkchach 6. Ali: Cocciari.


RETI: 24′ Polchi, 32′ pt Moscatello, 5′ st Lillocci (rig.), 7′ st Tabasso, 29′ st Valli.
 NOTE: 37′ st espulso Biagini ARBITRO: Di Biagio di Foligno (Meniconi, Paoletti)


 CASTEL RIGONE – Le motivazioni di un Castelrigone in piena lotta per un posto nei play off hanno fatto la differenza nell’incontro contro il già salvo Bastia, il risultato finale e di quelli che non ammettono repliche: secco e perentorio il 4-1 forale a favore della squadra lacustre. È’ stata una classica partita di fine campionato tra due formazioni che avevano in testa pensieri molto differenti. Eppure la partita nei primi minuti aveva fatto presagire tutto tranne che una vittoria dei padroni di casa. Merito di un Bastia che giocando a mente libera e con grande velocità aveva messo alle corde, per una buona mezz’ora, i ragazzi di Ceccarini che, addirittura, erano andati sotto di un gol, poi qualcosa è cambiato: prima e arrivato il pareggio con Moscatello, poi nella ripresa contro un avversario che oramai aveva tirato i remi in barca Lillocci, Tabasso e Valli hanno trovato modo e spazi per dilagare e fissare il risultato sul 4-l. Dopo una decina di minuti di studio il Bastia comincia a premere sull’acceleratore; in particolare a far male e il suo tridente avanzato con Battistelli, Mancini e Belkchach velocissimi e molto mobili che non danno punti di riferimento alla retroguardia riga nese. Il primo a rendersi pericoloso e Battistelli che con uno stop a seguire si libera della marcatura e poi va alla conclusione, la sfera, però va a sbattere contro la traversa. Passano pochi minuti ed e Marianeschi ad andare al tiro da buona posizione, ma la palla termina sul fondo. Al 23′ e il turno di Belkchach che si accentra e mette in difficoltà Puntelli, che si rifugia in angolo, proprio sul corner seguente arriva il gol di Polchi, bravo a svettare di testa. A132′ il Castelrigone si risveglia dal torpore e trova il paraggio con Moscatello, abile ad inserirsi sul secondo palo e a mettere in rete un angolo calciato teso da Vitali. Nella ripresa quello che scende in campo e un Bastia irriconoscibile. I padroni di casa prima passano in vantaggio con Lillocci che trasforma un rigore assegnato per un fallo su Valli, poi dilagano con un gradissimo gol di Tabasso e infine chiudono definitivamente i conti con lo stesso Valli che dopo un malinteso dei centrali del Bastia trafigge l’incolpevole Tajolini.
Le interviste “Quella di oggi (ieri, ndr) era una partita molto importane per noi – commenta mister Ceccarini – giocata anche sul filo dei nervi, in questi momenti la tensione e la concertazione sono determinati ai fini del risultato finale. Il Bastia nel primo tempo ci ha messo in difficoltà anche perché giocava a mente libera. Dopo, la squadra si e compattata e i ragazzi hanno disputato un’ottima seconda frazione di gara. Chiaro che le motivazioni erano differenti, anche se loro hanno fatto una partita molto grintosa, ma noi nella ripresa siamo stati più bravi”. “Abbiamo disputato un buonissimo primo tempo – spiega un Cocciari un po’ deluso -, siamo andati in vantaggio e abbiamo messo i nostri avversari più volte in difficoltà, purtroppo poi nel secondo tempo e come se non fossimo rientrati in campo. Questo mi dispiace molto perché non è bello e inoltre non fa assolutamente parte del mio credo calcistico. Pero infondo c’e anche da capirli, questi ragazzi hanno dato tanto finora. Quello che dovevano fare l’avevano fatto già prima di venire qui a Castel Rigone. Loro avevamo delle motivazioni molto superiori alle nostre”.
Taziano Agabitini

Articolo in PDF:

Scarica qui il PDF

Exit mobile version