Bastia

Il «caso-Franchi» in Consiglio

BASTIA UMBRA-L’AZIENDA Franchi può avere ancora un futuro, ma la crisi sta trasformando l’economia locale di Bastia. E’ quanto emerso dal Consiglio comunale aperto di mercoledì sera, con la partecipazione delle maestranze e di sindacalisti. La proprietà era rappresentata dagli avvocati Bacchi e Monni che hanno spiegato la liquidazione volontaria della Franchi Spa. La decisione del 28 dicembre è stata determinata dall’iniziativa di Equitalia che per recuperare i crediti ha pignorato non solo i beni immobili, ma anche i conti correnti bancari. Ciò ha comportato il blocco di ogni attività gestionale e la cessazione dell’attività della Spa. L’attività produttiva è stata trasferita alla nuova società, le Officine meccaniche Franchi Srl, che ha iniziato ad operare con 10-12 addetti, oggi arrivati a 27, per soddisfare esigenze di lavorazione. Da gennaio per i dipendenti licenziati, una ventina, è prevista la cassa integrazione straordinaria, ma devono ancora ricevere l’ultimo salario e il Tfr. L’avvocato Bacchi ha annunciato l’avvio della procedura per il concordato, nell’ambito della liquidazione d’impresa, che riconosce la liquidazione fino al 65% dei crediti chirografi. I sindacalisti hanno chiesto al Comune per sollecitare il pagamento degli arretrati e l’anticipazione, mediante fidueiussione bancaria, della cassa integrazione per i dipendenti senza stipendio da novembre. Il Consiglio ha preso in esame la fase urbanistica per la trasformazione dell’area. Sindacalisti e sinistra chiedono la sospensione del progetto per la mancata attuazione del trasferimento dell’officina a Ospedalicchio.

m.s.

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