BASTIA — Rifondazione comunista non ci sta a passare per il partito del manuale «Cencelli» nel distribuire incarichi nel rinnovato centrosinistra.
«Dopo averci rimproverato di essere i ‘giamburrasca’ — rileva il capogruppo consiliare Luigino Ciotti — non ci sta proprio accusarci di essere ruota di scorta dei Ds. In questa fase preliminare della trattativa ci siamo limitati a proporre alcune regole, alla luce delle forti divisioni a sinistra negli ultimi anni a Bastia, ed importante è assicurare un posto in giunta a tutte le componenti della coalizione. Un’iniziativa ispirata a garantire dignità e parità a tutti, senza egemonie». La logica degli eventi sembra portare ad una ricandidatura di un Ds alla carica di sindaco, accantonando quegli elementi innovativi che sembravano alla base del vostro rientro nella coalizione. «Questa è una gratuita illazione — spiega Ciotti — perché siamo solo alle prime mosse, alle regole che dovranno garantire il presente e il futuro. La scelta dei nomi arriverà dopo che avremo definito il programma. Se la Margherita ha dei problemi non è colpa nostra ed è arrivato il momento che dica ciò che vuole». Il documento fino a ieri era stato siglato da tutti (Ds, Rifondazione, PdCI e Sdi) ma non dalla Margherita, che ha organizzato una riunione di partito per decidere sul da farsi.
m.s.
LA NAZIONE UMBRIA 24/12/2003
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