BASTIA IL RENDICONTO DI SAN MICHELE ARCANGELO
I DATI Chiusura con un avanzo di 22mila euro
— BASTIA —
SIAMO ORMAI a metà percorso delle benedizioni pasquali della parrocchia di San Michele Arcangelo, l’unica del capoluogo e tra le più popolate dell’Umbria. Il periodo della quaresima è anche l’occasione per presentare il bilancio dell’attività economica della parrocchia che gestisce anche le attività di quella di San Marco, in località XXV Aprile, già istituita, ma ancora in attesa della chiesa e delle annesse strutture amministrative. A San Michele operano quattro sacerdoti, guidati dal parroco don Francesco Fongo. Essi garantiscono una gran quantità di attività oltre a quelle strettamente ecclesiali e liturgiche. Il bilancio 2007 ammonta a oltre 440mila euro e si evidenzia nella relazione del Consiglio affari economici della parrocchia un avanzo di esercizio di quasi 22mila euro, frutto del contenimento delle spese di funzionamento. Dal rendiconto finanziario emerge, inoltre, una sensibile diminuzione delle entrate provenienti da contributi privati (offerte domenicali, le più consistenti 85mila euro, della benedizione pasquale 2007), dall’attività catechistica e altri per un ammontare di oltre 236mila euro. Sugli oneri complessivi pesano le spese per la ristrutturazione della chiesa, degli edifici parrocchiali e del campanile, non interamente coperte dai contributi regionali. C’è infine il progetto «Giovani», lanciato nel 2007 per ottenere un contributo di 30 euro da ogni famiglia della parrocchia. L’iniziativa, fortemente voluta dal parroco e ancora aperta almeno fino a Pasqua, ha consentito finora la raccolta di quasi 8mila euro. L’obiettivo è quello di realizzare la chiusura del gazebo all’interno del Centro giovanile San Michele, per potenziare le attività di ragazze e ragazzi oltre l’estate anche nei mesi invernali.
m.s.
SIAMO ORMAI a metà percorso delle benedizioni pasquali della parrocchia di San Michele Arcangelo, l’unica del capoluogo e tra le più popolate dell’Umbria. Il periodo della quaresima è anche l’occasione per presentare il bilancio dell’attività economica della parrocchia che gestisce anche le attività di quella di San Marco, in località XXV Aprile, già istituita, ma ancora in attesa della chiesa e delle annesse strutture amministrative. A San Michele operano quattro sacerdoti, guidati dal parroco don Francesco Fongo. Essi garantiscono una gran quantità di attività oltre a quelle strettamente ecclesiali e liturgiche. Il bilancio 2007 ammonta a oltre 440mila euro e si evidenzia nella relazione del Consiglio affari economici della parrocchia un avanzo di esercizio di quasi 22mila euro, frutto del contenimento delle spese di funzionamento. Dal rendiconto finanziario emerge, inoltre, una sensibile diminuzione delle entrate provenienti da contributi privati (offerte domenicali, le più consistenti 85mila euro, della benedizione pasquale 2007), dall’attività catechistica e altri per un ammontare di oltre 236mila euro. Sugli oneri complessivi pesano le spese per la ristrutturazione della chiesa, degli edifici parrocchiali e del campanile, non interamente coperte dai contributi regionali. C’è infine il progetto «Giovani», lanciato nel 2007 per ottenere un contributo di 30 euro da ogni famiglia della parrocchia. L’iniziativa, fortemente voluta dal parroco e ancora aperta almeno fino a Pasqua, ha consentito finora la raccolta di quasi 8mila euro. L’obiettivo è quello di realizzare la chiusura del gazebo all’interno del Centro giovanile San Michele, per potenziare le attività di ragazze e ragazzi oltre l’estate anche nei mesi invernali.
m.s.
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