BASTIA UMBRA – Il Bastia è tornato al lavoro nel primo pomeriggio di lunedì,avendo nella testa un obiettivo ben preciso: continuare in questo nuovo anno quanto ha saputo fare di buono e di bello con la sua squadra.Per il team di Rosario Scarfone, non è più il tempo di continuare a nascondersi,non facendo più mistero – a quanto sembra -di un possibile ritorno in serie D. Ritorno che coronerebbe così una rincorsa iniziata lo scorso 16 ottobre con la conquista del primato solitario in classifica. Mai come adesso per la società di Paolo Bartolucci c’è l’opportunità di restituire alla città e agli sportivi qualcosa di bello e inebriante.Per molti anziani, sarebbe il modo giusto per riassaporare il gusto della vittoria di un campionato.Per i più giovani, invece,il modo di vedere finalmente materializzati i racconti dei loro padri, qualcuno addirittura dei propri nonni.Ma tra il dire e il fare,solitamente c’è di mezzo il mare, rappresentato questa volta da quasi un intero girone di ritorno ancora da giocare.Il Bastia, in queste restanti gare, è chiamato a recitare il ruolo della lepre e dovrà evitare di farsi impallinare oltre che dalla principale cacciatrice la Narnese,anche dalla Tiberis, Casacastalda e San Sisto. Impresa questa tutt’altro che facile,considerato che alla riapertura delle ostilità la squadra sarà chiamata subito al difficile incontro di Campitello.Si verificherà così, subito, quanto questa prolungata inattività avrà influito sulle gambe dei giovanotti bastioli.Scarfone, insieme ai preparatori Garcea e Vescovi,ha tenuto nel frattempo costantemente in attività isuoi ragazzi effettuando quelle necessarie sedute di “richiamo”nelle settimane che hanno preceduto il Natale e il Capodanno. Per la gara di Campitello non ci sarà com’è noto lo squalificato Silveri, incerta è anche la presenza di Pacciarini,mentre Borrelli potrebbe trovare posto in panchina.
di Leonello Carloni