Il Bastia «liquida» gli argentini Cristofani: «Giusto così»

 ECCELLENZA TEAM IN MEZZO AL GUADO 
 

IL PRESIDENTE «Le scelte dell’estate sono state sbagliate Adesso ci siamo»
 
di MASSIMO STANGONI
— BASTIA —
E’ UN’ALTRA SQUADRA quella che si presenterà domenica prossima al Comunale per affrontare il Massa Martana. Il Bastia calcio ha voltato pagina a fine ottobre con il cambio della guida tecnica da Claudio Tobia a Massimo Cocciari. Non solo, in poco più di due settimane è stata modificata anche la rosa dei giocatori: via gli argentini (Dominguez e Solari) ma non Ladner che è rimasto in biancorosso, per fare posto alla prima punta Mancini, poi al centrocampista Polchi e all’esterno Belkchac. Una brusca virata dopo le scelte del precampionato che avevano visto la società biancorossa rinunciare a giocatori ‘storici’, come il capitano Panzolini e il difensore Belcastro, ma anche di Romoli e Scarcella. Una rivoluzione che di fatto ha impoverito la squadra creando problemi e ripetuti insuccessi. «La fiducia che abbiamo accordato agli argentini — sottolinea il presidente Gianni Cristofani — non è stata ripagata dai risultati. Da qui le decisioni drastiche di cambiare il tecnico e rimettere mano alla rosa per dare più credibilità e forza alla squadra». Non è un caso che la stagione sia andata male sin dall’esordio, ma scaricare tutto su Tobia non è giusto, né veritiero. «Le scelte dolorose che abbiamo fatto — spiega Cristofani — stanno a dimostrare che le scelte estive, di Tobia e pienamente condivise dalla dirigenza, non hanno dato gli esiti sperati. Da qui le correzioni che, siamo certi, daranno i frutti auspicati».

INTANTO, il clima nell’ambiente si è rasserenato e anche la dissidenza del Mad Boys è stata recuperata. Tuttavia, il pubblico allo stadio è sempre più latitante. «E’ conseguenza dei risultati negativi — rileva il presidente —, ma la caratura tecnica della squadra è cresciuta e siamo certi che nelle prossime settimane arriveranno anche i risultati». Qual è il rapporto con il tecnico Cocciari? «Un contratto annuale, che potrebbe anche essere allungato. Dipende dai risultati sul campo».

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