Il classe ’94 riportato nel suo ruolo naturale da Magrini. “I miei volevano facessi nuoto…”
di Elisa Duili
BASTIA – “Al cuor non si comanda”,così recita un vecchio adagio.Non facciamo i sentimentali, per carità,ma quando a certe passioni non si riesce a dire di no, è sempre il cuore a deciderlo. Ivano Fabris, centrocampista classe ‘94 del Bastia ne è l’esempio.“Quando ero piccolo facevo nuoto – ci racconta -, i miei volevano così,ma a me piaceva il calcio. Un giorno nuoto ed un giorno calcio. Quando poi il nuoto cominciava a diventare troppo impegnativo, decisi di smettere e di dedicarmi alla mia vera ed unica passione, il calcio”. Così Ivano ha iniziato la sua carriera a sei anni, con
l’Am 98, per poi passare alla Carbon,una squadra di Narni, prima dell’arrivo a Perugia, all’età di tredici anni.Tre stagioni con la maglia biancorossa, prima di approdare a Napoli, dove ha giocato prima con la Berretti e poi in Primavera, fino all’anno scorso quando è si è accasato a Bastia, dove ha fatto il suo esordio con i grandi in D. Ivano ha frequentato il Liceo scientifico,ha una sorella più piccola, Anna Laura, ama uscire e divertirsi con gli amici: “Mi piace la musica – aggiunge il bastiolo -, ultimamente ascolto molto Eminem e commerciale”.Un ragazzo a cui piace stare in mezzo alla gente: “Mi reputo un ragazzo solare ed estroverso. Io non vedo l’ora di andare al campo per allenarmi.Sono felice la domenica quando devo giocare”. Il calcio è il suo grande amore, così come il Milan, la sua squadra del cuore:“Mi piacciono giocatori come Diamanti, Totti, Cassano – spiega Ivano -, giocatori con grande tecnica, capaci di grande giocate,quelli che piacciono alla gente. I tifosi quando vanno allo stadio vogliono vedere quelle”. Proprio Ivano è amante del bel gioco: “Da piccolo facevo l’attaccante – ammette – poi a Perugia mi hanno arretrato a trequartista, l’anno scorso con mister Scarfone e con mister Trillini ho giocato mezzala e quest’anno con mister Magrini sono tornato a fare il trequartista, il ruolo che prediligo.Lo preferisco perché devo difendere di meno”. Ivano ha avuto sempre un ottimo rapporto con i suoi allenatori: “Mi sono trovato molto bene con tutti, soprattutto con Giunti, che ho avuto l’ultimo anno a Perugia e poi Felice Mollo, che mi allenava alla Berretti del Napoli”.Quest’anno non ha avuto dubbi quando il diesse Aglini gli ha proposto la riconferma: “Sono voluto rimanere io stesso – precisa il classe ’94 -, sto troppo bene qui a Bastia, c’è un ambiente speciale, la gente, dei tifosi eccezionali.E’ davvero una bella piazza.Poi anche con i miei compagni, quest’anno ho legato molto con Majella e Fontanella, sono napoletani anche loro,ma ho un bel rapporto con tutti.Il mister è molto bravo, di gran carattere, personalità e professionalità. Si vede che ha allenato in categorie superiori.E’ bravo a tenerci sulla corda,sempre uniti e compatti”. E si vede, anche domenica scorsa,quando il Bastia ha trovato tre punti d’oro con il pirotecnico 4-3 contro il Sansepolcro e Fabris è stato uno dei migliori in campo. “Spero di arrivare il più in alto possibile, so quant’è dura e perciò sono abituato a prendere ciò che viene.Quest’anno cercheròdi dare ilmassimo per il Bastia. Il mio sogno è vincere,so che sarà difficile,ma spero almeno nei play off”. D’altronde Ivano lo sa che al cuor non si comanda.