Bastia

Il Bastia frena ancora col Castello

BASTIA (4-3-3): Tajolini 6; Silva 6, Cardinali 6, Pizzi 6, Polchi 6,5; Belkchach 6,5, Gnagni 6, Valecchi 5,5 (15’st.Monacelli 5,5, 42’st Ortolani sv); Battistelli 6,Falcinelli 5,5, Marianeschi 6 (26′ pt Moroni 5). A disp.: Sensi, Allegrucci, Ercolani, Giacometti. AII.: Cocciari 6.
CITTA’ DI CASTELLO (4-3-3): Bistocchi 6,5; Camara5,5 (12′ st Lucesoli 5,5), Di Napoli 6, Filomena 6, De Maio 6; Zandonai 6, Manglaviti 6, Rizzi 6 ( 36′ st Atif sv); Lala 5, Garin 6, Costescu 5,5. A disp.: Borsi, Giulioni, Ortali, Ciribilli, Catasta.All.:Borgo-Soviero 5,5.  ARBITRO: Gentileschi di Terni 5,5
NOTE: giornata fredda e nuvolosa, terreno di gioco in buone condizioni. Spettatori 120 circa. Ammoniti: Moroni (B), Manglaviti,Lucesoli (CC).Angoli: 4-0. Recupero: 2′ pt, 3′ st.


Involuzione della squadra di Cocciari Reti bianche, biancorossi adesso quinti
Tante assenze e l’infortunio di Marianeschi si fanno sentire I tifernati prendono un buon punto


NICOLA FREDDII


BASTIA UMBRA – Il Bastia delle ultime settimane proprio non convince. Non si tratta soltanto di un involuzione sul piano del gioco; gli uomini di Cocciari sembrano vittime di un calo fisico e di concentrazione. A confermare questa tesi lo scialbo 0 a 0 di ieri contro un Città di Castello di certo non brillante. Unico deterrente le tante assenze importanti, quelle di Mancini e Zanchi appiedati dal giudice sportivo e quella di Marchetti per infortunio, alle quali si è aggiunto il forfait di Marinareschi dopo circa mezzora di gioco. Falcinelli non si sente a proprio agio nelle vesti di prima punta il giovane Valecchi in mediana sembra un po’ spaesato, Cardinali da centrale non rende quanto da esterno; tracce di bel gioco neanche a parlarne e così le uniche occasioni per i padroni di casa arrivano su conclusioni dalla distanza, peraltro velleitarie. Ci provano prima Gnagni con un destro potente che finisce alto sopra la traversa (39’) e poi Battistelli, il cui calcio di punizione in pieno recupero viene respinto da un attento Bistocchi. Il Città di Castello fa anche peggio e resta a guardare per quarantacinque minuti senza trovare mai lo spunto giusto in avanti. I moduli speculari rendono le due squadre troppo prevedibili e neanche le sostituzioni riescono a cambiare le carte in tavola. Il primo quarto d’ora della ripresa è tutto di marca bastiola: lo si capisce subito quando al minuto 10 la combinazione Falcinelli-Battistelli apre la difesa tifernate senza tuttavia lasciare il segno. All’11’ è ancora Battistelli che prova a prendere per mano i suoi, ma il suo destro dai venti metri finisce lontano dalla porta ospite. Due minuti più tardi si materializza l’episodio che poteva cambiare il match: sul calcio di punizione di Belkchach dalla sinistra la zuccata di Cardinali trova i riflessi di Bistocchi che respinge; sul controcross la spinta in area ai danni di Pizzi sembra netta, netta per tutti tranne che per Gentileschi, il quale lascia proseguire tra le proteste locali. La partita si addormenta per risvegliarsi soltanto nel finale con la prima vera palla gol del match in favore del Città di Castello: capita sul sinistro di Costescu, che dal limite per poco non inquadra la porta di Tajolini. Finisce così una partita brutta, giocata male da due squadre lontane entrambe dalla migliore condizione. A scaldare un pubblico tutt’altro che numeroso soltanto il simpatico siparietto in tribuna stampa tra Sasà Soviero ed un tifoso di casa, che si beccano a vicenda per un paio di minuti.
Nella domenica in cui tutte le squadre di vertice fanno bottino pieno ed allungano in vetta, il Bastia si ferma ancora una volta, inanellando la quarta partita consecutiva senza gol all’attivo. Inizia a sentirsi la mancanza dei quattro moschettieri (leggi Mancini, Battistelli, Marianeschi e Falcinelli) e dei loro gol, 19 finora, quei gol che hanno fatto la fortuna del Bastia nella prima parte della stagione. A sentire le parole della dirigenza l’obiettivo resta la salvezza e dunque certi allarmismi non hanno ragione di esistere. Ma ad una tifoseria che ha assaporato a lungo il gusto delle primissime posizioni, certe prestazioni incolore della propria squadra nelle ultime settimane restano indigeste. Alla trasferta di Narni, in programma domenica prossima, l’ardua sentenza.

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