Calcio Dopo cinque gare e una sola vittoria l’allenatore Scapicchi viene esonerato. Mammoli: «Squadra troppo fragile»
Bastia Umbra DOPO la quinta giornata di campionato di Eccellenza Regionale salta la panchina del Bastia, che lo scorso luglio era stata affidata a Michele Scapicchi. Al suo posto arriva Roberto Borrello. Per Scapicchi l’impegno a Bastia era il primo importante banco di prova da allenatore per il tecnico che era stato impegnato prima nel calcio femminile e poi in ruoli di collaboratore. Non è riuscito a superare la prima fase della Coppa Italia e dopo cinque partite di campionato una sola vittoria, in trasferta nel derby con l’Angelana. La società AC Bastia 1924 ha scelto Roberto Borrello, con un passato importante di giocatore e significative esperienze di tecnico, anche in categorie superiori (D e C).
«SIAMO dispiaciuti di aver dovuto sollevare dall’incarico il signor Scapicchi – spiega il vicepresidente Sandro Mammoli – tecnico con il quale avevamo instaurato un buon rapporto. Ma i risultati in classifica, la fragilità mostrata dalla squadra, soprattutto in difficoltà nel mantenersi in vantaggio, ci hanno spinto a cambiare. Abbiamo voluto superare le incertezze del recente passato, cambiando l’allenatore e lo staff tecnico. La scelta di mister Borrello risponde alle nostre necessità, soprattutto per l’esperienza da lui maturata». La squadra, però, ha mostrato limiti. «Sì, ma non tali da giustificare tanto ritardo in classifica».
m.s.
«SIAMO dispiaciuti di aver dovuto sollevare dall’incarico il signor Scapicchi – spiega il vicepresidente Sandro Mammoli – tecnico con il quale avevamo instaurato un buon rapporto. Ma i risultati in classifica, la fragilità mostrata dalla squadra, soprattutto in difficoltà nel mantenersi in vantaggio, ci hanno spinto a cambiare. Abbiamo voluto superare le incertezze del recente passato, cambiando l’allenatore e lo staff tecnico. La scelta di mister Borrello risponde alle nostre necessità, soprattutto per l’esperienza da lui maturata». La squadra, però, ha mostrato limiti. «Sì, ma non tali da giustificare tanto ritardo in classifica».
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