MULTINAZIONALI Aziende e privati di San Martino si appellano al capoluogo
di Alessandro Antonini
PERUGIA – Quella su Ikea è ormai una battaglia senza quartiere tra Comuni. Bastia Umbra insiste con il terreno di fianco a Leroy Merlin, Corciano e Magione provano ad allearsi (vedi servizio in pagina) per fare lo sgambetto a Perugia. Quest’ultima litiga ancora al suo interno sulle aree da sottoporre all’attenzione della multinazionale svedese del mobile. Tra le zone opzionate dal colosso del fai-da-te, infatti, c’era fino a pochi giorni fa anche un appezzamento a Collestrada, area ex Enel, vicino all’Ipercoop. Era stato lo stesso palazzo dei Priori a ventilare questa ipotesi, ma gli stessi emissari Ikea che hanno incontrato la giunta mercoledì – senza che ne siano usciti comunicati ufficiali – avrebbero respinto la possibilità di approdare nella nuova “location”. Per questo giovedì sera le associazioni cittadini e gli imprenditori di San Martino in Campo hanno organizzato un’assemblea per chiedere al Comune di spingere per quella che considerano l’unica vera possibilità per Perugia di attrarre Ikea: i ventimila metri quadrati vicino alla superstrada messi insieme dallo sviluppatore Claudio Umbrico (Sea) con affitto per quattro anni, anche questi già opzionati per 36mesi dagli svedesi. Soprattutto, c’è un iter amministrativo istituzionale avviato da tempo e arrivato al 75% del percorso. Oggi Alvaro Mirabassi, consigliere Pd e ex presidente di circoscrizione,in un’apposita conferenza stampa, farà la “cronistoria di un complesso iter procedurale” che richiede al momento “coesa volontà politica e unità di intenti”. Il problema è che un pezzo di giunta – e di maggioranza in consiglio – ha fatto campagna elettorale contro l’ipotesi di San Martino in Campo. Il vicesindaco Urbano Barelli ne aveva fatto una bandiera, innescando anche un’ indagine della procura (finì tutto con un’archiviazione). A proposito di magistratura: il concorrente più forte per Perugia ad oggi è Corciano, con l’area ex Sicel che ha siglato il procedimento economico di impresa, grazie al curatore nominato proprio dall’autorità giudiziaria. Per Mirabassi c’è “un’evidente pregiudiziale del vicesindaco di Perugia su San Martino”. La proposta della frazione sud è quella di un parco del commercio con tanto di outlet e uno spazio per i piccoli mobilieri. Sul fronte viabilità oltre alla quattro corsie c’è la ferrovia a 300 metri. Per quanto riguarda le procedure, per di più, non è stato rilevato alcun problema vincolistico. Se il nodo è il consumo di suolo, con la legge sulla perequazione si potrebbe spostare la volumetria dell’area di Collestrada a San Martino,con la prima che diventa agricola e resta del Comune.
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