Bastia

II centro-destra sceglie Masci

Intervista al candidato sindaco della Casa delle Libertà al comune di Bastia


MASSIMILIANO CAMILLETTI


BASTIA – Sarà l’avvocato Fabrizio Masci il candidato a sindaco del centrodestra alle elezioni amministrative del 12 e 13 giugno. Alla candidatura, nell’aria da tempo, è arrivato l’avallo mancante: quello del direttivo di An. Nella riunione dei comitati politici della Casa delle Libertà tenutasi mercoledì i rappresentanti di An hanno comunicato agli alleati il loro assenso deliberato all’unanimità. “La nostra unità d’intenti – hanno dichiarato in una nota congiunta i rappresentanti di Fi, An e Udc – rappresenta un forte segnale per una città come Bastia Umbra che ha bisogno di un cambiamento radicale nel modo di amministrare la cosa pubblica. Il sostegno alla candidatura dell’avvocato Fabrizio Masci – prosegue la nota -, noto professionista, conosciuto e apprezzato non solo a Bastia, pone le basi per una campagna elettorale all’insegna della compattezza”. Quarantasette anni, sposato, due figlie, Elena e Vittoria, laureato a tempo di record (24 anni) e subito dedicatosi alla professione, Fabrizio Masci è un bastiolo doc che è cresciuto nel quartiere meglio noto come “la garbatella” (la zona dei giardini pubblici). Lo abbiamo raggiunto nel suo studio per un commento a caldo.


 Come nasce questa candidatura?
“Tengo a precisare innanzitutto che non ho mai fatto il politico, ma mi sono sempre interessato di politica alla stessa stregua di un qualsiasi cittadino. E da cittadino non ho potuto non osservare il lento declino che Bastia sta vivendo. E’ evidente che assistere passivamente a tutto ciò non porta a nessun miglioramento, meglio allora rimboccarsi le maniche e provare a cambiare le cose anche facendo ricorso al prezioso contributo di tutti coloro che andranno a formare una lista civica che sosterrà la mia candidatura. A ciò va aggiunta la considerazione che una sana democrazia non può prescindere dal frequente ricambio della classe dirigente, Bastia, al contrario, è guidata dalla stessa parte politica da circa quarant’anni. Per queste ragioni, quando sono stato contattato dal centrodestra, da Forza Italia in modo particolare, ho dato la mia disponibilità”.


Che compito la attenderà nel caso verrà eletto?
“Si tratterà essenzialmente di amministrare la città nell’interesse esclusivo dei cittadini. Proprio per questo il programma andrà redatto con il contributo dei cittadini e delle numerose associazioni che operano nel territorio”.


E’ di fronte ad una sfida impossibile? “Se ho accettato la candidatura è perché ritengo che l’impresa sia possibile, altrimenti avrei declinato la proposta, non mi piace arrivare secondo. Ritengo altresì che oltre al mio contributo sarà determinante quello dei singoli membri della squadra; a cui delegherò importanti funzioni”.



Chi spera che sia lo sfidante? “Non ha alcuna importanza, mi limito ad osservare come cittadino che se chi ci ha governato fino ad oggi ha dei problemi ad esprimere un candidato a sindaco, ciò significa che evidentemente anche tra di loro il malcontento è diffuso. Se la valutazione dell’operato dell’amministrazione era palesemente positivo, non credo che ci sarebbero state resistenze ad assegnare il candidato ai Ds”.



Come si definisce dal punto di vista politico?
“Sono da sempre un anticomunista, credo nella libertà in tutte le sue forme. Ammiro Berlusconi, perché scendendo in campo ha scelto di mettersi in discussione, ma ancora di più guardo con interesse alla figura di Aznar”.



La sfida è lanciata.

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