Spero che le elezioni regionali in Abruzzo non siano il preludio di una catastrofe.
Walter Veltroni ha ucciso e continua ad uccidere la sinistra italiana.
Primo: non ha voluto, né in realtà poteva, portare i DS al mea culpa ed all’approdo socialista senza tanti “ma anche”. Così facendo non ha dato identità al PD.
Secondo: alle elezioni politiche di aprile ha apparentato l’Italia dei valori, salvandola, invece che i socialisti, uccidendoli consapelvolmente.
Terzo: ha fatto fare opposizione travagliesca a Di Pietro, mentre il PD o si accodava alle dipietrate, o era un assente contenitore politico.
Quarto: ha creato il caso Abruzzo. Il PD che quasi dimezza i consensi, l’Italia dei Valori che li triplica. Unico caso al mondo in cui un comunista non diventa socialista dopo il Muro di Berlino, uccide i comunisti ed i socialisti, si allea con un personaggio discutibile e di destra e, perla delle perle, lo fa aumentare di percentuale.
Troppi errori per continuare a fare politica.
Troppi errori per dirsi di sinistra.
Troppi errori per credere di poter essere un leader che raggruppa la sinistra.
Per tutti i socialisti craxiani è comunque un ottimo catalizzatore per entrare da protagonisti nel Popolo delle Libertà.
Jacopo Cairoli
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