Bastia

I quarantenni del Pd si muovono: “Puntiamo sulle elezioni primarie”

Bastia -Summit tra Tabarrini, Marchi, Pecci, Capocchia e il sindaco Lombardi


Nel centrodestra Stefano Ansideri in vantaggio su Luca Livieri
PIERPAOLO BURATTINI

La situazione è così complicata e nervosa che di questi tempi a Bastia Umbra per discutere di amministrative e candidati, volendo stare al riparo da occhi e orecchie indiscrete, qualcuno decide anche di fissare il luogo di ritrovo a parecchi chilometri di distanza dalla centralissima piazza Mazzini.
E così è avvenuto pochi giorni fa quando il gruppo forte dei quarantenni ex ds, Marchi, Tabarrini, Capocchia e Pecci, si sono ritrovati nella località marittima di Sant’Elpidio. Presente all’incontro anche il sindaco Lombardi mentre il vice sindaco Nadia Cesaretti è stata informata subito dopo dei contenuti del lungo colloquio.
Insomma, tutti intorno a un tavolo per capire il che fare e soprattutto in che direzione muoversi. Due, sembrano essere gli elementi emersi dal summit marittimo. Il primo riguarda la compattezza del gruppo: su questo punto tutti sono stati d’accordo nel sottoscrivere un patto d’azione comune: ovvero, muoversi in sintonia evitando che personalismi e piccole ambizioni possano logorare quel comune sentire che per il momento è stato ciò che ha tenuto insieme un gruppo molto eterogeneo per caratteri e impostazioni politiche. Da questa premessa, ne è scaturito un discorso generale sul metodo che dovrebbe portare all’individuazione di un candidato a sindaco in grado di raccogliere il maggior consenso e allo stesso tempo che tenga insieme l’intero gruppo dirigente e senza aprire quelle faide interne che negli scorsi anni sono più volte venute alla luce nel centrosinistra locale.
Guardandosi in faccia e mettendo da parte tatticismi e dissimulazioni è venuto fuori che, al momento, i pretendenti al ruolo di candidato a sindaco potrebbero essere Marchi, Pecci o Nadia Cesaretti. O comunque su uno dei tre punterà con determinazione l’intero gruppo, tanto che lo stesso Tabarrini nel corso del colloquio ha più volte richiamato tutti al senso di responsabilità e subito dopo si è detto pronto a sostenere il candidato che avrebbe riscosso il consenso dei più.
Dal canto suo il sindaco uscente, Francesco Lombardi, ha insistito su un punto: il mio successore dovrà essere scelto attraverso le elezioni primarie. “Se saranno poi di coalizione o solo del Pd è tutto da vedere ma che le primarie si debbano fare – ha sottolineato Lombardi – è una cosa su cui mi batterò a livello locale e con i vertici regionali del partito”. E lo strumento delle primarie, a quanto sembra, sarà proprio uno dei cavalli di battaglia su cui insisterà nelle prossime settimane l’intero gruppo. Nel frattempo se i quarantenni si muovono, anche l’ex sindaco Vannio Brozzi non rimane certo con le mani in mano.
Lui, almeno così dice chi lo ha sentito di recente, è più che mai determinato nel puntare sulla candidatura del giovane Alessio Cecchetti. E sembra, stando almeno ad alcune fonti, che sull’ipotesi Cecchetti abbia trovato l’appoggio del parlamentare Pd e gran capo dei Popolari dell’ex Margherita, Gianpiero Bocci. Questo il quadro, al momento, che emerge sul centrosinistra. In attesa, ovviamente, che anche Pdci e Rifondazione escano allo scoperto e dicano la loro.
Molti meno tormenti, invece, si riscontrano sul campo del centro-destra dove il consigliere regionale di Forza Italia, Massimo Mantovani, sembra aver già individuato la rotta di navigazione: il candidato a sindaco dovrebbe rispondere al nome di Stefano Ansideri anche se non poche speranze le nutre anche il giovane consigliere Luca Livieri. Una cosa è certa: mai come in questa tornata elettorale nel centrodestra si punta a raccogliere i frutti del proprio lavoro ma anche delle divisioni che con molta probabilità continueranno a tormentare il centrosinistra.

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