Per Pd e lista Aristei

BASTIA UMBRA (al.ga.) – Pd e lista civica Rosella Aristei tornano sull’approvazione della modifica del regolamento per il funzionamento dei nidi comunali, in base alla quale la giunta si riserverà di valutare richieste d’iscrizione di famiglie con bambini diversamente abili, anche se non residenti nel comune. “Non è del Pd e di esponenti sensibili ai problemi sociali farsi prendere dalla voglia di dire no a proposte innovative riguardanti gli asili nido – spiegano dal coordinamento comunale democratico – tuttavia, in qualità di rappresentanti dei cittadini di Bastia Umbra che finanziano con le loro tasse servizi essenziali, tra cui i nidi, abbiamo ritenuto nostro dovere chiarire e approfondire alcuni punti del nuovo regolamento, che infine abbiamo approvato, dopo il dibattito e le rassicurazioni dell’assessore competente. Non ci preoccupa l’inserimento in un nido comunale di un bambino disabile residente fuori dal nostro comune, ma pensiamo all’ipotesi in cui alcuni bambini bastioli potrebbero rischiare di non trovare posto nella propria struttura pubblica di riferimento alla luce di una modifica di regolamento non troppo puntuale”.
Tuttavia, come ricordato anche dallo stesso gruppo del Partito democratico, Rosella Aristei, in qualità di assessore alle Politiche giovanili, ha puntualizzato i contenuti della modifica. “L’aggiornamento del regolamento – viene sottolineato dalla lista civica Rosella Aristei – prevede la possibilità d’inserimento di bambini portatori di handicap in casi particolari e su segnalazione della Asl; ciò attestando l’attenzione ai bisogni speciali, indipendentemente dal comune di residenza, considerando la tutela e il sostegno dei più svantaggiati un principio cui non si può disattendere”.

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comments (2)

  • LA FACCIA TOSTA DI QUESTA GENTAGLIA NON HA LIMITI.
    Prima vanno aiutati i più deboli, poi gli altri.
    VERGOGNATEVI.

  • L’ monno a Bastia sè arbultcato.
    L’ centrodestra fa l’sociale e da aiuto, l’ P.D. de Zeppavagone è contro perchè sto FIO n’nè de la Bastia e n’ vole che se sprecheno solde.
    Ciè dà sbudellasse da le risate, LU CHE N’VOLE SPRECA’ I SOLDE DE TUTTE, QUEJE DEI BASTIOLI. LU ADESSO LA PENSA ACCUSI’.

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